Da Giulia Adamo, a Massimo Grillo. Dopo dieci anni potrebbe vedere la luce uno dei progetti destinato a creare, come spesso accade, dibattito a Marsala.
E’ il progetto che cambia totalmente il look a Piazza Mameli, lo spazio sul quale si affaccia Porta Garibaldi, uno dei luoghi simbolo e più fotografati della città.
La Regione Siciliana, infatti, a dieci anni dalla predisposizione del progetto, ha deciso di finanziare i lavori di “riqualificazione” di Piazza Mameli. Un’opera per la quale la Regione ha impegnato l’intera somma necessaria per i lavori: 700 mila euro.
Un progetto praticamente dimenticato. Venne approvato addirittura dalla giunta comunale guidata allora da Giulia Adamo. Sono gli ultimissimi giorni del 2012, in piene festività natalizie, quando il Comune dà l’ok ad uno dei progetti che avrebbe cambiato il volto ad una delle zone più importanti della città.
Passa qualche mese, è la primavera 2013, e due giovani architetti, Antonio Bua e Maxime Angileri, espongono il plastico e i rendering del progetto della nuova piazza. “Abbiamo voluto dare un input all’amministrazione”, dicevano ai nostri microfoni.
E pensare che qualche settimana prima Tp24 ci aveva fatto uno dei suoi riuscitissimi “pesce d’aprile”, in cui si prevedeva l’arrivo in gondola a “Porta Mare”, con tanto di fotomontaggio.
Ebbene dopo aver esposto il progetto, il Comune affida all’architetto Antonio Bua il progetto di “Sistemazione e riqualificazione della Piazza Mameli”. E a giugno del 2014 viene depositato il progetto esecutivo.
Cosa prevede? Come cambierebbe Piazza Mameli.
Questa è la planimetria.
La piazza cambia totalmente volto. Succederebbe qualcosa di simile a quanto fatto a Porta Mazara o davanti al Monumento ai Mille di recente. Tra l’altro il progettista del “restyling” davanti al Monumento ai Mille, Maxime Angileri, è stato co-progettista di Bua nel progetto di piazza Mameli.
Si legge nella descrizione del progetto (che potete vedere integralmente qui):
L’intorno urbano, le emergenze architettoniche presenti in sito e la memoria dei fatti storici sono state prese come punto di partenza per la composizione del progetto: si è privilegiato l’asse che unisce otticamente il mare alla città, scegliendo di mantenerlo libero e privo di interferenze, preservando così la fuga prospettica verso la porta Garibaldi, che assume il ruolo di punto fisso e quinta della composizione. Tale piano raccorda la quota di via Garibaldi con le soglie di accesso dei vari edifici circostanti, e andrà dalla porta Garibaldi fino alle vie Dei Mille, Scipione L’Africano e Sibilla. Su lato nordâovest, in considerazione della quota delle soglie esistenti, verrà realizzata una rampa che consentirà di raccordare le varie quote con il nuovo piano. Detta rampa avrà una pendenza di circa l’1%, inferiore a quella del nuovo piano di calpestio che sarà di circa il 3%. In prosecuzione delle vie Scipione L’Africano e dei Vespri verranno realizzate due rampe carrabili della larghezza minima di mt. 4,00 che raccorderanno il piano della carreggiata alla quota della piazza, consentendo l’accesso ai veicoli autorizzati e di emergenza. All’interno di tale piano verrà ritagliata una nuova viabilità carrabile, con carreggiate di circa 4,00 mt. di larghezza, e poste ad una quota inferiore di circa 15 cm. rispetto al nuovo piano. Tali carreggiate permetteranno di collegare le vie Dei Mille e Sibilla e raccordare la via Scipione L’Africano con quest’ultime. Il progetto prevede quindi la ridefinizione del traffico veicolare all’interno della piazza impedendo al contempo la sosta e il parcheggio degli autoveicoli.
Sostanzialmente tutto ciò che si trova davanti Porta Garibaldi verrà pavimentato e sollevato fino all’incrocio con via Sibilla e via Dei Mille. Ci dovrebbe essere una rampa su via Vespri. Sono inoltre previste aiuole, nuove illuminazioni, e pavimentazione per non vedenti.
I costi. Dieci anni fa l’opera sarebbe costata circa 300 mila euro. Adesso le cose sono cambiate, e l’opera di riqualificazione di piazza Mameli costa 700 mila euro.
I lavori, ai tempi di Giulia Adamo, dovevano essere fatti con i soldi del Comune, o meglio, con un mutuo alla Cassa Depositi e Prestiti. Poi Giulia Adamo si è dimessa, e il progetto è stato accantonato. Adesso c’è un nuovo interesse. La Regione nelle scorse settimane ha chiesto al Comune tutto il carteggio con i prezzi aggiornati. Così l’architetto Bua ha aperto il cassetto, preso il vecchio progetto impolverato, rifatto i conti, e il risultato è che ci vogliono, appunto, 700 mila euro.
Ricevuto il conto, la Regione Siciliana, esattamente l’assessorato Territorio e Ambiente, ha impegnato nel bilancio 2022 i fondi necessari per l’opera (qui la delibera).
I soldi sono lì, sostanzialmente, e potrebbero partire le procedure. Si tratterebbe di un restyling importante, che cambia volto ad una delle piazze più iconiche di Marsala. E tutto ciò dopo quello che ha interessato l'altra storica porta, Porta Nuova, e piazza della Vittoria.
Dieci anni dopo, lo stesso progetto piacerà ai marsalesi?