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08/02/2023 11:13:00

I deputati dell'Ars si aumentano lo stipendio. 11mila euro in  più l'anno

Alla faccia della crisi.

I deputati dell'Assemblea Regionale Siciliana, che in questi giorni litigano su tutto, hanno trovato, magicamente, l'accordo su una cosa: l'aumento dello stipendio. Quasi 11mila euro in più l'anno. 

Perchè? Per compensare l'inflazione. In pratica i 70 onorevoli hanno applicato le norme che compensano semplicemente l’aumento dell’inflazione. Con cifre, va detto, molto diverse da quelle dell’impiegato medio. Il bilancio interno dell’Ars indica che la spesa per gli stipendi dei deputati cresce dai 10 milioni e 450 mila euro del 2022 agli 11 milioni e 200 mila euro di quest’anno. I 750 mila euro in più serviranno a erogare un aumento di qualche centinaio di euro ai deputati: incasseranno in totale 10.700 euro all’anno in più, cioè 890 euro lordi al mese. 

Con effetto a catena, adesso sono i Sindaci a reclamare il loro aumento. E Schifani li ha rassicurati: presto la Regione darà il via libera pure all'aumento delle indennità di Sindaci, assessori e consiglieri comunali. 

 "Il paradosso di una classe politica, che non legge i tempi, sta tutto in quello che ieri pomeriggio all’Assemblea regionale siciliana si è consumato: l’aumento di quasi 900 euro ad ogni deputato. Si tratta dell’approvazione del bilancio interno dell’Ars, spacciato per automatico adeguamento istat, “subìto” dagli onorevoli regionali che non sono riusciti ad “arginare” questo ulteriore bonifico nei loro conti correnti. Una fake news bella e buona, una bugia: lo scatto può essere bloccato, anche in Sicilia, come ogni anno, dal 2006 ad oggi, viene fatto dall’ufficio di presidenza della Camera dei Deputati.
L’aumento della diaria, per i 70 deputati regionali, è uno schiaffo in pieno volto ai cittadini che vedono crescere il costo delle bollette, del carburante, della spesa, la rata del loro mutuo, mentre i loro stipendi, le loro entrate, rimangono pietrificati, immobili, nessun adeguamento, nessuno scatto per tutti i poveri cristi. Rinunciano semmai ad una pizza, al riscaldamento, tengono l’auto in garage, a volte rinunciano a curarsi. Adeguare gli stipendi di chi è indietro al costo della vita, tagliare le tasse sul lavoro, di questo dovrebbe occuparsi una classe dirigente seria. Invece no, si subisce, magari anche protestando, magari con sdegno, un aumento che riempie il proprio portafoglio. Nessun qualunquismo nelle mie parole, nessuna voglia di anti politica o lotta alla casta. Semmai il contrario, credo nella politica e credo che decisioni come queste le facciano tanto male. Questo aumento è immorale, allontana ancor di più i cittadini dalle istituzioni, acuisce quello scollamento esistente e perdurante. Faccio appello al presidente dell’Ars, affinché riconvochi l’organismo che ha approvato l’aumento e torni sui suoi passi"
così il deputato di Italia Viva, Davide Faraone.