Informativa
Questo sito o gli strumenti terzi da questo utilizzati si avvalgono di cookie necessari al funzionamento ed utili alle finalità illustrate nella cookie policy.
Se vuoi saperne di più negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie, consulta la cookie policy.
Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie. I cookie ci aiutano a fornire i nostri servizi.
Utilizzando tali servizi, accetti l'utilizzo dei cookie. Cookie Policy   -   Chiudi
09/02/2023 11:48:00

Presentazione di "Mazara Rapita": domani a Campobello la vicenda dei pescherecci "Medinea" e "Antartide"

Venerdì 10 febbraio, alle ore 17.15, presso l’ex chiesa dell’Addolorata a Campobello di Mazara

sarà presentato il libro “Mazara rapita”, edito dalla Uila pesca e scritto a quattro mani dai giornalisti Max Firreri e Francesco Mezzapelle.

La presentazione è inserita nella rassegna “Cusa Fest”, organizzata da un cartello di associazioni di Campobello di Mazara, per la presentazione di libri che vede coinvolti autori campobellesi.

Il testo racconta la vicenda dei 18 pescatori di Mazara del Vallo dei pescherecci "Medinea" e "Antartide", sequestrati da militari libici nel canale di Sicilia il 2 settembre 2020 e detenuti per 108 giorni in carcere in Libia. Una storia di cronaca che ha scosso l’opinione pubblica italiana e che ha lasciato un segno profondo nelle famiglie dei pescatori sequestrati (8 italiani, 6 tunisini, 2 indonesiani e 2 senegalesi) e nella stessa comunità di Mazara.

Il racconto è il frutto di un lavoro faticoso di raccolta informazioni ad opera dei due giornalisti, che hanno seguito sul campo tutto ciò che è successo nei tre mesi, incontrando i familiari sia in aula consiliare che nelle loro case. 

Alla presentazione interverranno i due autori, Tommaso Macaddino, segretario generale Uil Trapani, il marinaio Giovanni Bonomo, uno dei 18 pescatori rimasti sequestrati. Modera l’incontro monsignor Domenico Mogavero, Vescovo emerito della Diocesi di Mazara del Vallo. L’ingresso è libero.