Aumenti per tutti nella Finanziaria in discussione all'Ars. I deputati si adeguano lo stipendio e guadagneranno 11mila euro in più l'anno. E i Sindaci hanno avuto la garanzia che anche le loro indennità saranno aumentate.
Il fronte più caldo è quello delle indennità dell'Ars, perché dopo essersi aumentati gli stipendi, i partiti fanno a gara a disconoscere il provvedimento...
"Fare la gara oggi, dopo il clamore mediatico registrato, per disconoscere la paternità di questo aumento è un festival al quale noi non intendiamo partecipare a differenza di come già stanno facendo alcuni colleghi e qualche gruppo parlamentare perché riteniamo che nella vita prima di ogni cosa bisogna essere uomini, e quindi riconoscere anche l’errore di valutazione che si è commesso" dice Cateno De Luca.
“Gli aumenti Istat degli stipendi dei deputati saranno pure automatici, ma in un momento come questo, in cui famiglie e imprese soffrono terribilmente, rischiano di essere immorali. È per questo che ci rinunceremo e devolveremo le somme relative a progetti per la pubblica utilità, come del resto abbiamo sempre fatto con parte dei nostri stipendi. Intanto stiamo verificando con gli uffici come abrogare o annullare gli effetti della norma che costituisce uno schiaffo in faccia ai cittadini. Compito della politica è fare delle norme per la collettività ma dare pure dei segnali precisi. Gli altri partiti facciano quello che credono, noi pensiamo e operiamo come Movimento 5 stelle". Lo afferma il capogruppo del M5S all’Ars, Antonio De Luca.
“La vicenda dell’aumento Istat delle indennità dei parlamentari regionali si sta trasformando nel festival dell’ipocrisia. Non c’è molto da girarci attorno: se il presidente dell’Ars vuole bloccare gli aumenti così come sembra di capire dalle recenti notizie di stampa, l’unico modo è presentare una proposta che modifichi la legge del 2014. Lo faccia, e noi saremo pronti a votarla”. Lo dice Michele Catanzaro, capogruppo Pd all’Ars.
PANNELLI. Un contributo ai privati per l’acquisto di pannelli fotovoltaici. È quanto prevede l’articolo 27 della legge Finanziaria approvato ieri a sala d’Ercole. La norma, della deputata M5S Jose Marano e inserita nel testo della legge di stabilità dopo l’ok in commissione Bilancio, sarà seguita, entro sessanta giorni dall’approvazione delle legge, da un decreto dell’assessore per l’Energia che stabilirà i criteri e le modalità per le erogazione dei contributi. “Era necessario – dice Jose Marano – dare un segnale forte ai cittadini. L’autonomia energetica diventa sempre più una necessità, anche nell’ottica del caro bollette, oltre che per la sostenibilità ambientale. Questo è un primo passo, lavoreremo affinché, nel corso di questa legislatura, la Sicilia possa essere più green. Ho depositato anche una legge per favorire le comunità energetiche, che presto sarà calendarizzata in commissione. Abbiamo tanti obiettivi che ci impone l’Europa da raggiungere entro il 2030”.
ABUSIVISMO. Tra le pieghe della Finanziaria in discussione all’Ars un premio per i Comuni che hanno rispettato il dettato normativo, eseguendo nell’ultimo decennio almeno cento ordinanze di demolizione per edifici costruiti in zone di inedificabilità assoluta, o, comunque, “insistenti in aree con vincoli di inedificabilità discendenti da leggi nazionali o regionali o da strumenti di pianificazione territoriale”. È quanto previsto dal comma 19 dell’articolo 2 della legge di stabilità che ha avuto il via libera Sala d’Ercole. “Per questi enti virtuosi – dicono i parlamentari 5 stelle che hanno proposto la norma - è stata stanziata la somma di un milione di euro da ripartirsi proporzionalmente al numero di demolizioni eseguite”.
PD. “Siamo favorevoli all’adeguamento delle indennità dei sindaci, assessori e consiglieri, ma la cifra proposta dal governo non basta”. Lo dice Michele Catanzaro capogruppo del Pd all’Ars a proposito dell’emendamento del governo all’articolo 1 della legge finanziaria con il quale si stanziano sei milioni di euro per l’aumento delle indennità dei sindaci siciliani. “Il PD ha sostenuto la richiesta dei primi cittadini e dell’Anci ma siamo consapevoli che si tratta di una risposta solo parziale”.
DE LUCA. “Si sta tentando uno stillicidio nei confronti degli amministratori locali.” Lo ha affermato il leader di Sud chiama Nord Cateno De Luca intervenendo in aula sulla discussione in merito all’art. 1 della legge di stabilità all’esame del Parlamento. “Il clima che si respira in quest’aula rimanda ad un atteggiamento nei confronti degli amministratori locali che non è accettabile. Partiamo dalla necessità di mettere sullo stesso piano gli amministratori della regione siciliana rispetto a quelli del resto d’Italia riconoscendo l’aumento delle indennità così come previsto dalla legge. Questo è un tema molto serio, talmente serio che non posso ascoltare da ex sindaco certi ragionamenti da parte dei colleghi parlamentari.Discutiamo su altro ma non prendiamo in giro chi sta ogni giorno sul territorio. Se vogliamo dare la copertura alle indennità degli amministratori tagliamo il 50% delle riserve in modo lineare per tutti per tutte le voci.Questa è la proposta di Sicilia Vera e Sud chiama Nord. Ci aspettiamo da quest’aula un'operazione di onestà nei confronti dei sindaci. Il tema a questo punto è valutare di prendere le riserve a valere sul fondo delle autonomie locali e rimetterle in discussione tutte.I gruppi Sud chiama Nord e Sicilia Vera sono pronti a fare un emendamento assieme ai capigruppo che preveda il taglio delle risorse per destinare l’importo necessario alla copertura delle indennità per i sindaci. Questo Governo deve dirci se è ideologicamente contrario o se è pronto a sostenere concretamente gli amministratori apportando la modifica richiesta.”
LEGA. “Mantenuto l’impegno ad aumentare le indennità di carica dei sindaci e degli amministratori comunali siciliani. Con un emendamento che stanzia 6 milioni di euro, senza intaccare il Fondo per le Autonomie locali, consentiamo di poter parametrare le indennità di funzione a quelle previste nel resto d’Italia. La Regione concorrerà quindi agli adeguamenti che i singoli enti locali faranno con propri atti amministrativi. Ci eravamo impegnati a recepire le istanze che venivano da Anci Sicilia e adesso col voto del Parlamento siciliano, su una norma fatta propria dal governo Schifani, è stata data una risposta immediata, sebbene parziale al momento in termini di copertura da parte della Regione. Siamo certi che si troveranno le risorse per un adeguamento pari al 100 per cento degli importi previsti dalla legge nazionale”. Lo affermano i deputati regionali della Lega Marianna Caronia, Pippo Laccoto, Vincenzo Figuccia, assieme agli assessori Luca Sammartino e Mimmo Turano.