Il Partito democratico di Alcamo ha espresso voto contrario al bilancio preventivo 2023-25 e in una nota accusa l'amministrazione Surdi di aver tagliato fuori da ogni collaborazione con il Pd.
Ecco la nota del Pd.
Il voto dell’ultimo Consiglio Comunale di Alcamo sul Bilancio preventivo 2023/2025 ha certificato in modo chiaro che esiste in città un indistinto fronte favorevole all’Amministrazione Comunale; per dirla con il grande filosofo tedesco Hegel: << la notte in cui tutte le vacche sono nere>>.
Di fronte all’atto politico-amministrativo fondamentale del Comune di Alcamo, il Bilancio preventivo predisposto, approvato e presentato al Consiglio Comunale dalla Giunta Surdi composta da Assessori del Movimento 5Stelle e da ABC, le forze di centrodestra hanno votato favorevolmente insieme alle forze di maggioranza, con l’eccezione del consigliere Massimo Cassarà, candidato Sindaco alle ultime elezioni amministrative.
Il nostro consigliere comunale Filippo Cracchiolo, nel suo intervento in Consiglio Comunale, ha espresso la posizione del Partito Democratico e ha illustrato i motivi politici e di merito che hanno portato al nostro voto contrario.
Sul piano politico il PD di Alcamo ha offerto, nei mesi scorsi, la propria disponibilità ad un dialogo con l’Amministrazione Comunale per condividere alcune scelte fondamentali per il futuro della nostra città; ci saremmo aspettati un atteggiamento di apertura e una fase politica nella quale aprire un confronto tra forze politiche che dovrebbero essere omogenee tra loro. Prendiamo atto, con rammarico, che la maggioranza M5Stelle-ABC ritiene che il Partito Democratico, con il suo unico consigliere comunale, è irrilevante e si preferisce andare a cercare altrove i voti in Consiglio Comunale. Un altrove, che è bene ricordare, è rappresentato da esponenti di Forza Italia, MNA ed altre variopinte sigle.
Per il PD i fondamenti della politica portano ad affermare che se si è in maggioranza si vota si al Bilancio, se si è all’opposizione si vota no. In modo chiaro e trasparente.
Ogni altro atteggiamento non risulta comprensibile alle cittadine e ai cittadini alcamesi e contribuisce a quella disaffezione verso la politica e le Istituzioni che si tramutano nell’astensione, come è avvenuto nelle recenti elezioni amministrative.
Entrando nel merito del Bilancio, vogliamo sottolineare che accanto alla nota positiva di una sua predisposizione in tempi brevi e regolari, merito da ascrivere in buona parte alla struttura amministrativa-burocratica del Comune, mancano in esso le scelte che riteniamo fondamentali.
Basti pensare all’assenza di somme per un servizio imprescindibile quale il bus navetta Alcamo – Alcamo Marina, sul quale il Consiglio Comunale si è espresso più volte affinché si predisponesse un affidamento almeno triennale o, ancora, alla mancata predisposizione di tutti gli atti propedeutici alla realizzazione di importanti grandi opere (secondo bottino comunale, tangenziale Nord) e l’accensione di nuovi mutui che, finalmente, potessero consentire di programmare infrastrutture fondamentali per lo sviluppo della nostra città: una su tutte, l’estensione della rete idrica in quelle zone di Alcamo (es. C.da Palmeri) ancora prive di opere di urbanizzazione primaria e per le quali i cittadini hanno già pagato i relativi oneri.
Un capitolo a parte meriterebbe, poi, tutto quanto concerne il personale del nostro Comune, la trasformazione dei numerosi contratti part-time (24 ore) in contratti a tempo pieno, nonché l’assunzione di nuove professionalità per cui sono necessarie ingenti entrate strutturali che, ad oggi, questa Amministrazione non ha ancora provveduto a reperire.
Non possiamo approvare un bilancio che non ci convince sia dal punto di vista politico che da quello del merito programmatico-finanziario.