Un cantiere che, “con l’impegno di tutti, potrebbe diventare il forum permanente del bene comune della Sicilia occidentale”. A dirlo è l’equipe diocesana di monsignor Angelo Giurdanella, vescovo di Mazara del Vallo, che domenica 19 marzo alle 16, nella chiesa madre di Campobello di Mazara, inaugurerà il Cantiere sinodale diocesano della giustizia e della legalità.
“La nostra Diocesi conosce nel suo territorio, da decenni, fenomeni di ingiustizia socio-economica, di sfruttamento dei lavoratori (tra i quali molti immigrati), di ‘famiglie mafiose’, di pizzo e racket, di corruzione, di abusivismo edilizio, di inquinamento e distruzione del patrimonio ambientale, di grave evasione fiscale – ha spiegato l’equipe diocesana – occorre mettere insieme, sull’esempio di generose ed alte testimonianze di impegno civile e cristiano (don Sturzo, La Pira, Piersanti Mattarella, Livatino, Falcone, Borsellino, don Pino Puglisi), le forze positive del nostro territorio, del mondo della scuola, delle imprese, del volontariato, professionisti, magistrati, politici, cristiani laici impegnati, donne e uomini di buona volontà”.
“Necessarie iniziative di formazione secondo i principi della Dottrina sociale della Chiesa – sottolinea l’equipe diocesana – momenti di studio e approfondimento della situazione culturale, monitoraggio dell’operato del Governo e dei partiti, della Regione e degli enti locali”.
La struttura del Cantiere sarà costituita dagli orientamenti che scaturiranno dall’ascolto sinodale, con modalità di incontro comunicate dopo il completamento della mappatura dei possibili apporti e delle libere adesioni. L’invito dell’equipe diocesana è rivolto “a tutte le componenti della Chiesa diocesana, a partire dai presbiteri, diaconi, congregazioni religiose maschili e femminili, diverse componenti delle aggregazioni laicali, operatori pastorali di tutte le parrocchie”.