La Commissione europea ha approvato il Programma regionale Fesr Sicilia 2021-2027. La dotazione finanziaria complessiva è di 5,86 miliardi di euro, di cui 4,10 miliardi provenienti dai fondi Ue e 1,76 miliardi cofinanziati dall’Italia con risorse nazionali e regionali.
Si tratta del più cospicuo programma di finanziamento europeo adottato dalla Commissione Ue nell’ambito della Politica di coesione 2021-2027.
Intanto come sono spesi i fondi europei nella precedente programmazione? Quella 2014.2020.
Lo dice il progetto “Europe love Sicily”, che raccoglie dati, progetti, storie di enti pubblici e privati che hanno utilizzato i fondi europei. In che modo? Abbiamo, ad esempio, consultato il database per Marsala.
Sono una novantina i progetti finanziati con fondi europei a Marsala nella programmazione PoFesr 2014-2020.
Progetti predisposti da enti pubblici ma anche da privati, aziende che vogliono potenziare l’attività, ma anche nuove strutture e nuove attività, di ogni tipo, dalle strutture ricettive, tante, alle aziende nel campo del vino, della ristorazione, più altre imprese di tipo più produttivo e fornitrici di servizi.
A Marsala, negli anni, il Comune ha presentato diversi progetti per i quali ha ottenuto diversi finanziamenti dall’Unione Europea. Soprattutto per le scuole di ambito comunale, con i soldi dell’Europa, ad esempio, sono state fatte le indagini antisismiche e in alcuni casi i lavori di adeguamento. O ancora i fondi per acquistare autobus e quelli per realizzare la pista ciclabile. In ambito di edilizia scolastica sono altri progetti del Libero Consorzio comunale di Trapani, che ha competenza sulle scuole superiori.
Dall’Unione Europea sono arrivati i soldi anche per lo Iacp per le case popolari. Di recente abbiamo raccontato il progetto di Social Housing Amabilina, ma negli anni passati è stata finanziata la demolizione e ricostruzione delle vecchie e fatiscenti case popolari di via Mazara.
Ma sono arrivati molti fondi per i privati.
Le strutture ricettive sono quelle che maggiormente ottengono fondi europei a Marsala, come nel resto della provincia di Trapani. Altre attività di diversa tipologia hanno chiesto e ottenuto fondi europei in questi anni a Marsala.
Solo per fare qualche esempio, visto che ce ne sono decine.
256 mila euro a Lombardo Giuseppe per realizzare una struttura ricettiva in contrada Berbaro. Altra struttura ricettiva finanziata con i fondi europei è quella della Nonna Maria Srls, in contrada Tabaccaro, per un importo di 250 mila euro. O ancora, circa 249 mila euro, per la My House di Fabio Titone, in via Amendola.
Dovrà venirci una struttura ricettiva anche nell’ormai ex Palazzaccio di via Garraffa, nel centro storico di Marsala. La struttura ha creato molte polemiche in città ed è stata oggetto di indagini per il prospetto non proprio in linea con il contesto storico in cui sorge. Infatti ne è stato disposto lo smantellamento. Il progetto aveva ottenuto un finanziamento importante dall’Ue, 1,1 milioni di euro circa, in favore della Fatima Srl.
Nei paraggi, in via Cammareri Scurti, ha sede Dimora16 Srls, che ottiene 980 mila euro per la realizzazione di un albergo. 670 mila euro è invece il finanziamento richiesto dalla Ragalia srl, per la realizzazione di un hotel 3 stelle in contrada Rakalia. Un progetto di ampliamento dell’offerta ricettiva da 2 milioni di euro è invece quello presentato dalla Villa Favorita, tra le più importanti strutture ricettive e di ristorazione nella Sicilia occidentale. O ancora, Baglio Oneto, 440 mila euro per un progetto di efficientamento energetico. Stessa tipologia di intervento per Baglio Donna Franca, 120 mila euro.
Ci sono attività nel settore sanitario e di assistenza alla persona. Morana Salus Srl, di contrada Conca, ad esempio, 800 mila euro, per “opere murarie e acquisto impianti”. O il centro fisioterapico Igea Srl, di contrada Tabaccaro, 250 mila euro. Anche il settore vinicolo è stato destinatario di svariati finanziamenti. Ad esempio a Marsala Curatolo Arini ha ottenuto fondi per 100 mila euro per supportare l'internazionalizzazione. Ma anche le Cantine Fina, per l’efficientamento energetico dello stabilimento: 111 mila euro.
E poi, in ordine sparso, qualche altra attività produttiva e di servizi, come la Gelati Stella, 800 mila euro per il recupero e la riqualificazione di un immobile; 250 mila euro per Birichini Park di via Abruzzesi; 644 mila euro per la Nonsacwine; 1,4 milioni di euro per la Mediacom Srl, che ha avviato una nuova struttura di servizi di telecomunicazioni nella zona artigianale di Amabilina.
Fondi che, speriamo, siano stati utilizzati bene e che siano serviti per migliorare la competitività e sviluppare le attività del territorio.