Gentile direttore di Tp24,
ho letto le dichiarazioni di Giacomo Tranchida sulla vicenda del cimitero sono a mio avviso stupefacenti, forse non accorgendosene, fa trasparire la sua incuranza amministrativa.
Infatti, dichiara che pur essendosi provveduto nel recente passato ad effettuare "svariate centinaia di esumazioni ed estumulazioni", si ripresenta la necessità di avere nuovi posti/loculi a causa delle "tante" bare nei depositi. Aggiunge di aver proposto, al Consiglio Comunale che ha deliberato in tal senso, "la rateizzazione del costo dei loculi quanto per il ricongiungimento post-mortem tra defunti e coniugi". Infine ammette che vi sia stato e che ci possa essere un rischio di natura sanitaria e che al fine di scongiuralo intende procedere alla estumulazione delle salme di defunti da oltre 100 anni, Mi sono recata più volte al cimitero, ed ogni volta, ho ritrovato situazioni di incuria e degrado sempre maggiori oltre all'esagerato accumulo di salme nei depositi. L’emergenza che con questa amministrazione è diventata quasi perenne, si verifica quando i depositi sono saturi di salme utilizzando la chiesa per depositare ulteriori feretri.
Nell’estate 2021 il numero di salme nei depositi si era sensibilmente ridotto utilizzando loculi, usufruendo contemporaneamente di circa 160 nuovi loculi ricavati dai lavori eseguiti nell'ultimo piano del nuovo edificio ubicato nei pressi del campo di inumazione.
Ma la riduzione delle salme nei depositi è durata pochi mesi, in quanto, la facoltà di ottenere in vita la concessione post-mortem dei loculi, oltre alla rateizzazione del costo e di usufruire di sepoltura anche per chi non è nato e non è residente a Trapani, ha causato l'impossibilità di seppellire le salme giacenti nei depositi.
Ancora oggi si ritrovano numerosi loculi liberi non occupabili perché indisponibili, e, come afferma Tranchida, ci si ritrova con oltre 150 salme in attesa di sepoltura, il doppio del periodo Covid.
Il “Sindaco”, a mio avviso, doveva esercitare tutti i poteri che le norme in materia di igiene e sanità gli consentono, emettendo provvedimento emergenziale con congelamento del rilascio delle concessioni in vita dei nuovi loculi e di quelli recuperati dalle estumulazioni. In tal modo si sarebbe potuto efficacemente rimediare, prolungandone l’occupabilità per le sepolture nel tempo, evitando l'insorgenza, il perdurare e l'aggravamento delle situazioni di rischio igienico-sanitario. Dopo i murales prevede di realizzare dei muri dove collocare lapidi storiche nei nuovi edifici cimiteriali che nulla hanno a che vedere con la loro storicità.
La situazione di degrado e inefficienza in cui si trova il cimitero in ogni aspetto, oltre ai dossi di via Fardella, allo stato in cui si trovano strade e marciapiedi, alle innumerevoli mancanze e all'aumento dei costi dell’acqua, alle anomale richieste di pagamento con bollette recapitate in ritardo prive della fattura dei consumi, ai danni provocati per carenza di manutenzione delle fognature, all'incuria del verde, al disinteresse per gli impianti sportivi, costituisce la maggiore prova e comunque quella più plastica, della totale mancanza di programmazione e di cattiva amministrazione.
Tranchida e' stato sempre contrario alla fusione di Trapani ed Erice che di fatto costituiscono un unico territorio di una identica comunità di cittadini. Il Sindaco dovrebbe riconoscere gli errori e le mancanze, cercando nel miglior modo di risolvere le problematiche chiedendo scusa ai cittadini, ascoltandoli, non disprezzando persino i loro rappresentanti in consiglio comunale. Tranchida deve assumersi le sue responsabilità che non possono essere genericamente addebitabili al “Comune”. E deve trovare le soluzioni idonee senza pretenderle dagli avversari che hanno tutto il diritto di evidenziare lacune e criticità del suo operato.
La Città va amministrata nelle sue sedi, perchè¨ c'è bisogno di una vera Amministrazione che fermi il declino sociale ed economico in cui è decaduta, che riporti una normalità amministrativa e funzionale, mirando ad una reale e quanto più veloce crescita e sviluppo del territorio e dei cittadini.
Giusy