A Marinella di Selinunte, la strada sterrata che porta alla Riserva Orientata del Belice è chiusa, sia al traffico veicolare che a quello pedonale. Ma solo sulla carta, perché le macchine passano lo stesso. Il segnale di divieto di transito, infatti, è come se non ci fosse. Da queste parti è una sorta di suggerimento, perché per i divieti veri ci vogliono le transenne. E non è detto che bastino, a volte è necessaria la presenza dei vigili ad impedire che qualcuno sposti le transenne e riapra di fatto la strada.
Il passaggio, in teoria, è chiuso per motivi di sicurezza, dopo che il nubifragio del novembre 2021 ne fece franare un tratto consistente. E dopo che l’estate scorsa, l’imprenditore Salvatore Rizzuto del lido ristorante “La Pineta”, era intervenuto a sue spese per consentire di fare arrivare i clienti alle proprie strutture. Nell parte franata era stata installata una staccionata e la zona a monte era stata pulita in modo da allargarla. Intervento tampone insufficiente a mantenere la strada aperta anche quest’anno.
Il sindaco Alfano aspetta ancora il milione e 300 mia euro deliberati dalla giunta regionale ma mai arrivati a Castelvetrano per riparare non solo la strada, ma anche per mettere in sicurezza gli operai che si occupano del depuratore. Una struttura attraversata da profonde crepe, che rischia di scivolare in mare giù dal costone.
“Abbiamo chiesto più volte di avere i decreti di assegnazione delle somme – afferma il primo cittadino - Ma so che esiste anche una fitta corrispondenza all’interno degli uffici regionali: l’assessorato all’ambiente scrive al bilancio, per avere i soldi da assegnare a Castelvetrano, ma niente da fare. Ho interessato anche la politica regionale, c’è l’onorevole Ciminnisi che se ne sta occupando. Ma ne ho parlato anche con Nicola Catania, visto che comunque è un problema che investe un territorio più ampio”.
La giunta comunale intanto ha fatto un atto di indirizzo all’ufficio tecnico, in cui viene chiesto di dare l’incarico per il progetto esecutivo in modo che l’operatività della depurazione possa essere effettuata con maggiore sicurezza. E l’incarico è stato già dato, all’ingegnere Giuseppe Genovese.
“La Regione ha deliberato queste somme che vanno sullo stesso capitolo di bilancio – aggiunge Alfano - Noi avevamo chiesto al Genio Civile di occuparci dell’intera progettazione (per capirci, strada e depuratore). Ci fu risposto di sì. Ma in un secondo momento, cambiato il capo del Genio Civile, ci fu strappata la parte progettuale del rifacimento della strada”.
È davvero difficile che i lavori potranno concludersi entro l’inizio dell’estate. Soprattutto perché, dopo l’arrivo dei fondi, occorrerà fare un bando per l’assegnazione dell’intervento.
L’impressione è che come al solito, una procedura amministrativa rischia di trasformarsi in una questione politica. E allora ci vuole l’impegno dell’onorevole di turno.
Egidio Morici