Informativa
Questo sito o gli strumenti terzi da questo utilizzati si avvalgono di cookie necessari al funzionamento ed utili alle finalità illustrate nella cookie policy.
Se vuoi saperne di più negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie, consulta la cookie policy.
Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie. I cookie ci aiutano a fornire i nostri servizi.
Utilizzando tali servizi, accetti l'utilizzo dei cookie. Cookie Policy   -   Chiudi
30/04/2023 06:00:00

Ecco il verde pubblico a Marsala: incuria, decadenza e incapacità amministrativa

 Queste immagini sono la rappresentazione della città, qualche tempo fa qualcuno ha etichettato Marsala come un “paesazzo”, la parola, forse infelice, è aderente alla realtà di una città che fa di tutto per apparire brutta, perché trascurata.

Tutto quello poi che viene fatto non ha alcun tipo di super visione, non controlla nessuno. Dai lavori effettuati per strada, da altre ditte, con asfalto lasciato all’incuria, strade degne del terzo mondo.

Gli ultimi alberi piantati in via delle Sirene, delle palme, sarebbe pure interessante comprendere quale logica si sia seguita nella scelta dell’arbusto, indicano la fiacchezza: non ce ne è uno che è dritto.

Chi ha controllato quando sono stati sistemati? Nessuno. Perché è questa la regola che regna in città: si fa tanto per fare, come se non fosse casa di tutti. Si amministra con la stessa approssimazione di chi non ha mai nemmeno amministrato un condominio.

Ma cosa fanno tutto il giorno? Viene da chiederselo se poi le condizioni sono così vergognose.
Il verde è diventato foresta, e non amazzonica, nessuna cura, nessuna attenzione per le zone abitate della città, dove ogni manutenzione del verde comporta una maggiore vivibilità. Le temperature poi si prestano al proliferare di pulci e zecche. Per non parlare delle panchine, rotte e pericolose.

Ecco, queste foto sono il quadro di Marsala: incuria, decadenza, incapacità amministrativa. Il tempo del rodaggio è finito, chi sa lavorare mette a sistema tutto, chi non lo sa galleggia. E la città affonda tra proclami pubblici, non si spiega come sia possibile che non riescano a concentrarsi per la individuazione di interventi concreti che siano testimonianza di buona amministrazione.

Fare politica è una cosa, amministrare è una realtà più complessa che implica competenza e capacità di inquadrare i problemi nel merito, i cittadini non hanno bisogno solo di rassicurazioni, non hanno bisogno di chi gestisce il potere ma di chi risolve le cose più elementari. Si chiama normalità. Si chiama ordinaria amministrazione.

Si tratta di foto scattate in giro per il centro città, nessuno tra assessori e sindaco passa da quelle zone?

Nessuno si rende conto del grande danno di immagine e del mancato decoro urbano? Evidentemente o stanno chiusi nel palazzo per poi essere teletrasportati nelle loro case ovvero sono distratti. Eternamente distratti.