Andreana Patti, assessore al Comune di Trapani, ha la piena fiducia del sindaco Giacomo Tranchida e candidato sindaco alle elezioni amministrative del 28 e 29 maggio.
E’ una fiducia che va nella direzione di porre in essere tutta una serie di investimenti che abbiamo già nel cassetto.
Lei è l’unica che non ha fatto una sua lista.
No, io mi sono concentrata sulle questioni tecniche, ho detto e condiviso con il sindaco l’impossibilità per me, non essendo radicata sul territorio, di fare una lista autonoma e ho rimesso la disponibilità da assessore nelle mani del sindaco. Sicuramente prevale l’aspetto tecnico, perché ci sono molte cose che hanno bisogno di essere supportate almeno in una fase di passaggio.
Trapani va al voto per la prima volta dopo la separazione di Misiliscemi, tutti questi candidati a sostegno dei diversi candidati sindaco, con le dieci liste di Tranchida, le quattro di Brillante, poi le altre di Miceli, non sono davvero troppi per la città, non si rischia un intasamento, i posti sono sempre quelli.
Ma guardi, la legge elettorale per come è congegnata stimola alla partecipazione e alla formazione di più liste. Noi siamo contenti perché sul territorio troviamo disponibilità. Sicuramente c’è un processo di accompagnamento a tutto quello che abbiamo svolto che all’inizio non è stato facile, perché mi rendo conto che abbiamo comunicato poco le cose che abbiamo fatto e nelle condizioni in cui le abbiamo fatte. Io credo che sia non tanto una questione tattica ma di partecipazione e di coinvolgimento con le diverse liste anche dei colleghi assessori uscenti. Sabato si è aperta la campagna elettorale, dove c’è stata una reale partecipazione, un coinvolgimento e una voglia di fare e di mettere a sistema le idee e la propria visione di sviluppo della città, che poi abbiamo inserito nel nostro programma elettorale.
Al di là dei veleni di ogni campagna elettorale, in questa i candidati non rifiutano i confronti, uno si è tenuto alla Cisl, ed è stato duro l’intervento del segretario della Cisl Palermo Trapani La Piana che introducendo il confronto ha detto: “Torniamo a far risplendere Trapani”, sembra quasi una dichiarazione contro l’amministrazione uscente. Lei come la vede questa dichiarazione?
Ma io la vedo come una incitazione a fare bene di una organizzazione sindacale rispetto ai candidati sindaci. Che torni a splendere Trapani lo vogliamo tutti, come lo vogliamo di qualsiasi città della Sicilia che si trovi in una condizione di arretratezza rispetto alle città europee, per esempio. Noi abbiamo messo le fondamenta perché Trapani possa splendere. Non abbiamo trovato investimenti e progetti, non abbiamo trovato ipotesi di soluzioni che avessero avuto poi un fondamento progettuale, non abbiamo trovato progetti finanziati se non quello di Punta Tipa. Siamo dovuti partire dalle regolamentazioni, dalle pianificazioni che portano poi alla richiesta di finanziamenti per lo sviluppo della città. Abbiamo fatto il piano urbano generale, il piano della mobilità sostenibile, il piano del demanio marittimo, e tutte quelle pianificazioni che sono il presupposto affinché una città torni a brillare. E noi abbiamo progettato tanto, stiamo parlando di circa cinque milioni di euro, solo di progettazione. Abbiamo aperto alcuni cantieri e ottenuto i finanziamenti per finire i lavori, come Palazzo Lucatelli, il Campus de giovani e molte altre opere sono in campo affinché Trapani torni a splendere, se interrompiamo questo percorso, chiunque si avvicini ad una nuova visione di amministrazione in qualche modo si troverà un patrimonio inestimabile di progettazione che è la nostra visione di Trapani che tornerà a splendere.
Andreana Patti ci vuole spiegare cos’è West Sicily 2034?
West Sicily 2034 è un progetto che ci ha finanziato l’Anci e siamo stati fra le poche città finanziate d’Italia. La misura di finanziamento era per il comune capoluogo ma Trapani ha deciso di estendere a tutti i comuni Trapanesi che hanno aderito tutti. West Sicily vuole scrivere la pianificazione strategia di questo territorio non solo comunale ma di tutto il territorio provinciale di Area Vasta. Abbiamo messo assieme al Museo San Rocco tutti i portatori di interesse, e abbiamo fatto un meeting di studio e lavoro su digitalizzazione, sulla rivoluzione verde, mobilità sostenibile, cultura e turismo. Dopo questa giornata ci sarà la realizzazione del vero piano strategico e da qui la realizzazione di un Ufficio Comune che faccia da connettore di tutte le strategie di tutti i portatori di interesse, come il Flag, il Gal, i Distretti Turistici, della Pesca, che funzioni per loro da facilitatore, da assistenza tecnica e da supporto alle decisioni di sviluppo del territorio.