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18/05/2023 06:00:00

Il caso rugby a Marsala. E' scontro in consiglio comunale. Chi dice la verità?

E’ cambiata l’aria in consiglio comunale, non c’è più la maggioranza dei consiglieri che sostengono il sindaco Massimo Grillo, a chiedere le dimissioni di tutta la giunta e del Primo Cittadino è stato Pino Ferrantelli.

La questione del rugby ha tenuto banco, la mancata concessione dello stadio Lombardo Angotta ai Fenici, 5 minuti prima dell’inizio della partita e del torneo, per mancata agibilità, ha prodotto non poche polemiche.

In aula la giunta al completo, tranne Ivan Gerardi, con il sindaco hanno dovuto affrontare la questione incresciosa, così Rino Passalacqua con estrema chiarezza: “E’ mancato il garbo politico in tutta questa vicenda. Quando in una città come Marsala c’è un appuntamento annuale come Millemete, che coinvolge l’intera regione e tanti ragazzi, bisogna prestare il doppio dell’attenzione”. Rivolgendosi poi all’assessore Bilardello: “Le ho perdonato molte cose in questi mesi però noi non siamo in uno spettacolo, siamo gente che dobbiamo fare politica, non ci interessa l’esuberanza muscolare e non basta per fare l’assessore, deve acquisire delle competenze specifiche. Quello che è successo è grave da un punto di vista tecnico ed è grave da un punto di vista politico. Mi aspettavo una presa di posizione chiara, nessuno di voi è andato in via Istria per chiedere scusa agli organizzatori. Dove sta la vostra statura politica? Non risiede nelle vostre figure”.

 

 

 

Sono otto i consiglieri che hanno firmato la mozione di sfiducia nei confronti dell’assessore Bilardello di Fratelli d’Italia.
Un discorso serafico quello del sindaco Grillo tenuto in consiglio: “Prima di presentare una mozione bisogna ascoltare. Credo sia doveroso, e bisogna avere il dovere del garbo istituzionale. Abbiamo fatto una pessima figura ma bisogna capire dove sono le responsabilità. Colpire senza conoscere non è una buona cosa”. Il sindaco poi chiede di attendere gli elementi per capire come sono davvero andate le cose, ricordando ai rappresentanti che possono utilizzare gli accessi agli atti per meglio sapere.

L’assessore Ignazio Bilardello ha replicato ai consiglieri comunali e in particolare al consigliere Passalacqua: “Lei dà notizie sbagliate, lei dice falsità e non glielo consento. Sono stato lì il sabato sera e ho parlato con il presidente regionale della federazione, per stile e per garbo nessuno mi deve insegnare nulla”. E’ scontro aperto tra Bilardello e Passalacqua: “Ho spiegato tutto, andate a vedere le carte, dall’8 ottobre si organizzano eventi a porte chiuse per scelta, con comunicazioni tempestive alle autorità. Vi assicuro che in un certo momento sarete in grado di rivedere la vostra posizione sulla mozione di sfiducia”.

Chiacchiere su chiacchiere, accuse e richieste ma ancora il vero problema del perchè lo stadio non sia stato concesso non si sa. Non si comprende cosa sia accaduto, nessuna motivazione data né all’aula ma soprattutto nemmeno alla città. Regna il caos e nessuna chiarezza. Devono appurare i fatti. Con la lentezza di un bradipo.

L’inghippo dove sta? Anche Enzo Sturiano, presidente del consiglio comunale, prende tempo, vuole capire da chi dipende il tassello che manca: “Ci saranno passaggi istituzionali che verranno fatti. E’ arrivata una diffida sabato mattina ma senza motivazione”.

Diffida che non viene letta in aula, seppure sia stata richiesta dai consiglieri, in molti si chiedono cosa ci sia scritto in questa diffida, lo fa per primo Flavio Coppola: “Possiamo averla letta in aula questa diffida? E’ top secret? Lei non può privare il consiglio comunale di essere a conoscenza della diffida. La situazione insomma è delicata a tratti tragicomica per come la racconta Coppola: “Sappiamo che c’è il morto, siamo nella camera mortuaria ma non sappiamo se è morto per morte accidentale, suicida o omicidio. Ma il morto c’è e qualcuno ha dichiarato che è morto”.

E il club de i Fenici ha tentato di mettere acqua sul fuoco con un comunicato stampa: “Il Millemete è l’occasione per rinsaldare le amicizie fra i club, sebbene nella sana competizione sportiva, e per condividere progetti di inclusione sociale con squadre di rugby giocato nei quartieri a rischio. La Partita della legalità (di sabato pomeriggio), tra le squadre under 15 dei Briganti di Librino (Ct) e i Fenici di Marsala (insieme a giocatori di Trapani e Palermo) ha voluto porre l’attenzione sui valori della solidarietà e della legalità. Il rispetto delle regole è alla base di ogni comportamento sia dentro che fuori dal campo di gioco. E’ proprio per questi valori testimoniati che abbiamo rispettato la “diffida a tenere qualsiasi manifestazione” notificata dalla Questura di Trapani al Comune “volta al diniego del rilascio della licenza permanente relativa allo Stadio Municipale “Nino Lombardo Angotta” giunta 40 minuti prima del fischio di inizio della partita della legalità di sabato 13 maggio.

Il trasferimento della manifestazione al centro di aggregazione “Gaspare Umile” di via Istria (sede delle attività dell’ASD Fenici Rugby Marsala), non è stato affatto semplice e realizzato solo grazie alla partecipazione di volontari che hanno messo a disposizione tre mezzi di trasporto e tante braccia.


La manifestazione è andata in forma ridotta rispetto al programma iniziale e un clima complice non ci ha messo in difficoltà con la pioggia, non potendo usufruire di ripari a sufficienza per i partecipanti.
L’ASD Fenici di Marsala non è avvezza alle polemiche, perché ritiene che ogni comportamento deve essere d’esempio prima di tutto ai propri ragazzi; insegnare che dopo una brutta caduta ci si deve rialzare, significa educare alla resilienza; insegnare che se un arbitro prende una decisione ingiusta in partita, questo non autorizza nessuno a perdere la calma e delegittimare la figura del direttore di gara; insegnare che quando si è in svantaggio, occorre ricompattare la squadra e spingere tutti insieme verso la meta.
Sono questi i valori che ci caratterizzano e, malgrado la grande delusione, riteniamo che nessuno possa farci diventare “strumento” delle proprie battaglie politiche”.