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18/05/2023 06:00:00

Sicilia. I deputati pigri a rapporto da Schifani: "Ora norme di qualità..."

 Il presidente della Regione, Renato Schifani, ha incontrato la maggioranza, per mettere su una sorta di road map con delle scadenze importanti che riguardano soprattutto le riforme siciliane, Norme “di qualità” ha detto il governatore.


Solo la settimana scorsa il presidente dell’ARS, Gaetano Galvagno, aveva esortato ad una maggiore collaborazione tra esecutivo e parlamento regionale per viaggiare più spediti, pochi i disegni di legge approvati e le sedute vanno a rilento. Nessun ammonimento per il governo ma una richiesta di maggiore impegno.

Da questo incontro non c’è stato alcuno strappo, anche degli assessori si parlerà ad amministrative concluse e si vedrà non solo l’aderenza al progetto di centrodestra ma soprattutto una valutazione sull’operato. Tra le norme da portare a casa con urgenza c’è la rinascita delle Province, commissariate da 9 anni, ma anche il ddl sullo psicologo di base e poi la riforma dei beni culturali e quella dei consorzi di bonifica, chiudere ed approvare la prossima finanziaria entro il 31 dicembre: "Abbiamo concordato di riunirci una volta al mese e i partiti si sono impegnati a chiedere una maggiore presenza dei deputati nelle commissioni e in aula", ha ribadito Schifani.

Un clima di collaborazione, dunque, con la maggioranza ma ancora troppe poche idee e il rischio che a franare siano proprio i rapporti con il Parlamento, la mancata e adeguata comunicazione potrebbe indurre nello stesso errore di Musumeci anche Schifani.
Ma nella giornata di martedì l’ennesima seduta di Assemblea è andata a vuoto, con poche cose prodotte, e il deputato di Sud chiama Nord, Ismaele La Vardera, per protesta ha abbandonato i lavori.

Nel frattempo in Sicilia la Sanità cade a pezzi, mancano i medici, manca personale, i sanitari sono costretti spesso a turni massacranti, è una Sanità che barcolla e molla pure.

E’ rimasta la speranza a fare da contraltare alle malattie dei pazienti, alla prevenzione di chi vuole accedere agli screening, c’è un malessere che attraversa tutti: i cittadini, i pazienti, gli addetti ai lavori. Poco o nulla incisiva la politica che si snoda con la sua classe dirigente per i territori siciliani.

L’assessora Giovanna Volo non ha delineato alcuna linea, non si sa dove si sta andando e come si risolveranno alcune ataviche criticità che sono, adesso, in stato di coma irreversibile. Una tecnica che non sa parlare con la politica e non ci prova nemmeno, che guarda a questi problemi senza la necessaria tempestività e che lascia che su quella delega ricada un giudizio pesante e forte. Ma qui in ballo c’è la vita di tante persone, c’è la professione di ha dedicato se stesso per stare in corsia.

E’ una Sanità che non è all’altezza di niente, non risponde ai minimi requisiti, ed è il tempo che si decida da che parte stare o la barca affonderà in maniera definitiva.