Cristina Ciminnisi, deputata regionale del M5S all’Ars. Lei sostiene a Trapani il candidato sindaco Brillante, come sta andando questa campagna elettorale?
La campagna procede abbastanza bene. I cittadini cominciano a percepirci come un vero progetto politico alternativo che può dare uno slancio e una visione diversa della città di Trapani. Attendiamo di sapere quando il presidente Conte sarà con noi, e attendiamo anche la conferma di altri dirigenti nazionali che verranno a sostenerci per dare forza al nostro progetto.
La Sicilia è terra di conforto per il M5S che non ha avuto un gran risultato alle amministrative. C’è una difficoltà del movimento nel voto amministrativo?
Il M5S ha sempre avuto questo tallone di Achille, alle amministrative non è mai stato fortissimo, probabilmente perché negli anni non ha avuto la capacità di strutturarsi nel territorio. C’è la consapevolezza di doverci strutturare meglio per affrontare al meglio le sfide elettorali. Siamo comunque fiduciosi, perché percepiamo la volontà di molti cittadini di essere rappresentati dal M5S in molte istituzioni anche comunali.
Ciminnisi che effetto le ha fatto il passaggio di Giancarlo Cancelleri dal M5S a Forza Italia?
Giancarlo ha dato tanto al M5S e tanto ha ricevuto dal Movimento. Insieme abbiamo condiviso dei percorsi che entrambi abbiamo vissuto con grande affiatamento e con convinzione. Adesso non mi sento di giudicare le sue scelte personali. Lui ha concluso i suoi due mandanti all’interno del M5S e ora la sua vita politica, finiti i due mandanti, segue delle sue scelte che sono assolutamente personali.
Tanti in candidati del M5S al consiglio comunale di Trapani, che obiettivo vi siete fissati?
L’obiettivo è quello di entrare in consiglio comunale. Abbiamo costruito una squadra molto variegata. C’è ci fa il medico, chi lavora nel sociale, chi è dipendente pubblico, chi fa impresa, così ogni trapanese può sentirsi degnamente rappresentato, coinvolgendo persone che da sempre credono ai valori dei Cinque Stelle, ma anche aprendoci a tutti coloro che non si erano mai avvicinati per fare politica in prima persona, e oggi danno forza alla lista del Movimento Cinque Stelle.
Ciminnisi, da giorni tiene banco la vicenda del solarium a Levanzo. E’ un "mostro" che però ha tutte le autorizzazioni, ora c’è quasi la gara a prenderne le distanze, com’è possibile che si creino sempre queste vicende?
Io ho presentato una interrogazione parlamentare su questa vicenda e so che altri colleghi, di altri partiti, hanno presentato sia al parlamento nazionale sia a quello europeo, degli atti analoghi proprio per vederci chiaro in questa vicenda. Nessuno di noi penso sia nelle condizioni di spiegarci come sia potuto avvenire. Quello che è certo, è che manca nel nostro territorio una pianificazione delle aree demaniali, legata al fatto che nella maggior parte dei comuni costieri mancano gli strumenti di pianificazione approvati. Qui si aggiunge un’altra cosa, che si tratta di un’area adiacente all’area marina protetta che dovrebbe avere delle tutele maggiori. Non mi risulta che sia stata effettuata la “Vinca”, e, consentitemelo, risulta un po’ leggero il parere della Soprintendenza, che sembra tutelare il paesaggio a stagione alterne. Da un lato sembra riconoscere l’altissimo valore ambientale di quei luoghi e allo stesso tempo dice che è consentita questa operazione, purché questa piattaforma venga smantellata nel periodo invernale. E’ chiaro che nessuno di noi vuole osteggiare l’iniziativa privata, ma non può, però, svolgersi in contrasto con la tutela dei valori ambientali e paesaggistici ed è chiaro che da questo punto di vista, Levanzo rappresenta una baluardo di bellezza che va tutelato ad ogni costo. Bisogna cercare di bilanciare gli interessi privati dell’impresa ma anche le esigenze del territorio. Se i cittadini di Levanzo si sono mobilitati perché in qualche modo vogliono difendere il loro territorio, noi dobbiamo farci carico di questo allarme che si è generato, per vedere se c’è qualcosa che non ha funzionato.
Cristina Ciminnisi, secondo lei il Comune di Trapani, in materia di prevenzione, dopo l’allerta meteo, ha fatto bene o ha fatto un clamoroso autogoal, alla luce di quanto è accaduto lo scorso autunno, quando la città si è allagata e probabilmente si poteva fare qualcosa e non è stata fatta?
Onestamente sulle questioni dell’allerta meteo si dice tutto e il contrario di tutto. Nelle ore antecedenti all’allerta giravano i primi audio dell’amministrazione uscente sulla necessità di mobilitare tutti quanti e io penso che quando c’è prudenza, questa non è mai troppa. Per fortuna le cose sono andate per il verso giusto. Ci sono stati dei danni che si sono registrati nella città di Trapani, che manifestano un latente stato di mancanza di manutenzione, con alberi divelti, pali dell’illuminazione che si sono abbattuti sulla città ma fortunatamente non ci sono stati danni ingenti come quelli che abbiamo subito nell’autunno scorso. Lo decideranno i cittadini, in qualche modo, se la gestione di questi eventi da parte dell’amministrazione sia stato adeguato o meno. Un evento può andar bene o andar male e questo dipende da molte cose, i cittadini oggi sono chiamati a fare una scelta che non riguarda l’ultimo evento calamitoso preannunciato con le ordinanze, ma la gestione della città negli ultimi cinque anni.