È urgente e necessario aprire un dibattito pubblico, che coinvolga tutti, amministratori locali e cittadini, per far comprendere a tutti cos’è l’Autonomia Differenziata, una proposta che spacca il Paese, svuota la Repubblica delle sue competenze in materie fondamentali come la scuola o la sanità, e rischia di accrescere a dismisura il contenzioso tra Stato e Regioni, e tra queste ultime e i Comuni».
Lo ha detto l’ex presidente della Camera Roberto Fico, a Valderice, Paceco e Pantelleria, nel corso degli incontri organizzati dal Movimento Cinque Stelle a sostegno dei candidati sindaci, rispettivamente: Massimo Di Gregorio, Aldo Grammatico, Vincenzo Campo. La necessità di condurre una strenua battaglia contro l’Autonomia Differenziata è uno dei motivi di saldatura di alleanze e intese, anche a livello locale, perché dai territori si alzi «un No convinto e una forte opposizione alla riforma Calderoli, lo stesso personaggio che in camicia verde agitava in una ampolla le acque del Po, che inveiva contro il Meridione e che ha firmato l’attuale legge elettorale che egli stesso ha definito Porcellum. I Comuni, i sindaci, sono chiamati a combattere questa ennesima riforma scellerata».
«Il nostro rilancio – ha detto Fico rivolgendosi al Movimento e anche agli alleati in queste elezioni amministrative – passa dalla capacità di interloquire con i territori su temi di interesse primario, come l’Autonomia Differenziata, che rischia di penalizzare soprattutto le regioni meridionali e i cittadini più fragili privandoli di servizi primari efficienti».
Ad accogliere l'ex presidente della Camera, i vertici del Movimento 5 Stelle regionali e locali: Nuccio Di Paola (vicepresidente Ars e capogruppo) e Cristina Ciminnisi (deputata regionale). Folta la delegazione di deputati regionali e nazionali che se mossa con Fico a sostegno dei candidati: Roberta Schillaci (Ars), Ida Carmina (Camera), Ketty Damante (Senato).