"C’è molta preoccupazione tra i genitori e gli addetti ai lavori della scuola sulla questione servizio mensa. Il primo vero problema è legato alla data di cessazione servizio, che spesso coincide con fine maggio e molti bambini continuano ad andare all’asilo fino a giugno. Le famiglie ne subiscono un disagio". Lo scrive in una nota la coordinatrice di Italia Viva a Marsala, Rossella Mannone.
"L’allarme poi lanciato in questi giorni sul rischio che la mensa possa non essere assicurata da settembre è un ulteriore elemento di criticità.
E’ consuetudine che ogni anno si torni sullo stesso punto, minando anche le scelte dei genitori sull’indirizzo della scuola da scegliere.
Spiace dovere poi constatare come ci siano sempre emergenze su cui lavorare e non mai su questioni da normalizzare, che andrebbero affrontate con criterio di tempo e di opportunità, non certamente sotto data" aggiunge Mannone.
"Troppi disservizi durante l’anno scolastico non rendono agevole il servizio bus, come lamentato da più parti, con ritardi e con incresciosi episodi che si sono verificati anche ad aprile, dove alcuni bimbi, pur avendo pagato euro 1,50 per poter usufruire dello Scuolabus, che li avrebbe dovuti accompagnare a vedere lo spettacolo della Sirenetta, non sono potuti andare perché mancavano gli scuolabus per portarli.
Su temi che riguardano la scuola, la loro fruibilità, sul trasporto e sul servizio mensa, non è possibile tollerare tentennamenti e nemmeno approssimazione" continua la nota.
"Bisognerebbe semplicemente partire da un assunto elementare: la scuola attraverso la refezione garantisce pasti sani ed equilibrati ai bambini, una
possibilità che non tutti trovano nella famiglia di origine, per difficoltà organizzative, di tempo o spesso economiche. Le mense poi facilitano agli alunni la frequentazione del tempo pieno a scuola e, di conseguenza, la conciliazione per i genitori della vita lavorativa con quella familiare.
Un aspetto su cui investe anche il Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr), per promuovere lo sviluppo di questo servizio" conclude la coordinatrice di Italia Viva.