Le elezioni amministrative appena trascorse in provincia di Trapani lasciano strascichi e polemiche che continueranno ancora un bel po'. A scagliarsi contro l'assessore reginale Mimmo Turano, è il deputato di Fratelli d'Italia, Nicolò Catania.
«Mimmo Turano esca fuori allo scoperto e la finisca con questo comportamento a dir poco equivoco continuando a stare con due piedi in una scarpa: a Palermo con la Lega nel Governo di centrodestra e in provincia di Trapani, invece, sostenendo amministrazioni di centrosinistra». Lo dice il deputato regionale Nicolò Catania, vice capo gruppo di Fratelli d’Italia all’Assemblea Regionale Siciliana, dopo i risultati delle amministrative in provincia di Trapani.
«Il comportamento di Turano non è più tollerabile e la difesa del suo compagno di partito Luca Sammartino, che ha voluto mettere una pezza, è oltremodo imbarazzante e più evidente del buco, visto che proprio lui da catanese non conosce le dinamiche politiche della provincia di Trapani», aggiunge Catania.
«A Trapani Turano ha scelto Tranchida e non Miceli che era il candidato di centrodestra, con una pantomima a cui siamo abituati da tempo. Anche nella mia città, Partanna, Turano ha lavorato affinché i suoi amici più fidati andassero in lista col candidato di centro sinistra, sostenuto da Pd, Verdi e M5S. Come se non bastasse, ha trovato anche il tempo di venire a festeggiare il sindaco eletto a spoglio concluso». E Catania conclude: «Se la politica è fatta di accordi e alleanze e ci stai dentro devi rispettare le regole e queste non possono cambiare a 100 chilometri di distanza per convenienza, magari mascherandosi dietro liste civiche costruite ad hoc. Così facendo si prendono in giro solamente gli elettori».