A Trapani il sindaco riconfermato, Giacomo Tranchida, ha molto da recuperare in città, il suo consenso è stato decimato rispetto al 2018. Ci sono stati momenti durante la campagna elettorale che lo hanno visto debole. Ha vinto per un soffio, ha vinto perchè altrove le liste erano fiacche, ad eccezione di Amo Trapani, di Fratelli d’Italia, dell’MPA, per il resto si sono fermati tutti a percentuali da vuoto a perdere.
Aveva commentato, appena rieletto, che stavolta sarebbe subito partito con il ricucire il rapporto con i suoi cittadini. Eppure qualcosa non funziona, e non si parla di rapporti, ma di situazioni che in città vengono lamentate dai cittadini.
Ieri c’è stato un altro sversamento di liquami, una situazione che si presenta grave per ovvie ragioni igienico sanitarie, a commentare l’accaduto sui social la non eletta grillina Francesca Trapani: “Pubbliche amministrazioni virtuose non è un ossimoro. Pubblica Amministrazione non significa solo personaggi alla Checco Zalone, come quelli a cui siamo abituati da più di cinque anni. Malgrado il maldestro tentativo di vecchi e nuovi amministratori di questa città di far ricadere le responsabilità delle proprie inefficienze in capo agli uffici, noi qui vediamo soltanto una classe politica INEDEGUATA. Cari trapanesi, finiremo per veder scomparire questa città! In cammino verso il declino”.
E sul lato sanità non va meglio, ci pensa Maurizio Miceli a mettere nero su bianco le responsabilità e a chiamare il sindaco “Giacomo Turano”, per l’apporto che Mimmo Turano, assessore regionale della Lega, avrebbe dato a Tranchida consentendogli di vincere: “Trovo assai ipocrita che il sindaco di Trapani, Giacomo Turano, convochi la conferenza dei sindaci per lamentare criticità o aspettative in ordine al sistema ospedaliero trapanese, quando il principale protagonista dell’indirizzo politico sanitario in provincia di Trapani da anni è il suo fido alleato Mimmo Turano. Oltre a confrontarsi con lui per attuare il Cencelli in relazione alla lista “Trapani Tua” – afferma Miceli, capo dell’opposizione-gli ponga anche queste questioni di maggior rilievo e non faccia stucchevole opposizione al Governo della Regione, impegnato a definire e realizzare le soluzioni. Turano e il sindaco Giacomo Turano mi ricordano la storiella dei ladri di Pisa, di giorno litigano e di notte fanno i loro affari insieme ma il gioco non regge; questo balletto testimonia una volta di più la totale inaffidabilità di Turano per la coalizione di centrodestra che sistematicamente divide per favorire talvolta i 5stelle e talvolta la sinistra, come nel caso di Trapani. Almeno abbiano il buon gusto di non pensare che gli agenti politici del centrodestra e soprattutto i cittadini siano ingenui.”
Nel frattempo si è definito anche il nuovo assetto del consiglio comunale, anche se l’aula di Palazzo Cavarretta non si è ancora riunita.
Tutte le verifiche sono state ultimate, la lista “I Democratici” torna in consiglio con i due eletti: Marzia Patti e Giuseppe Pellegrino.
In maggioranza pertanto ci sono 16 consiglierei mentre 8 saranno di opposizione.
I consiglieri di maggioranza sono: Anna Lisa Bianco, Giusi Poma, Giovanni Carpinteri ed Alberto Mazzeo( Trapani Tua); Enzo Abbruscato e Salvatore Daidone( Trapani con Coerenza); Emanuele Barbara ed Andrea Genco (Tranchida il Sindaco per Trapani); Giovanni Parisi e Giulia Passalacqua( Uniti per Trapani); Giuseppe La Porta e Giuseppe Peralta (Trapani al Centro); Andrea Vassallo e Claudia La Barbera(Polis).
Otto i consiglieri di opposizione sono: tre di Fratelli d’Italia con Gaspare Gianformaggio, Nicolò Lamia e Maurizio Miceli( candidato sindaco non eletto e arrivato subito dopo Tranchida); Amo Trapani con Giuseppe Guaiana e , Santo Vassallo; Tore Fileccia e Grazia Spada per l’MPA.