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01/07/2023 06:00:00

Dario Safina (PD): "Per i ristori post alluvione bisogna arrivare almeno a 50milioni di euro"

Dario Safina, deputato regionale del PD. Siete tornati a lavorare all’Ars su una “manovrina bis”, un ennesimo riassesto del bilancio. Ci sono i fondi per i comuni, c’è tutta una polemica legata ai parchi archeologici, c’è il rinvio ancora una volta delle elezioni delle province, c’è il blocco degli aumenti degli stipendi, dal punto di vista dell’opposizione, qual è il giudizio su questa “manovrina”?

Assolutamente negativo, è una manovra che non viene incontro alle richieste dei comuni. E’ una finanziaria che non risolve il nodo degli investimenti. Da salvare ci sono pochissime cose. Fortunatamente si sono trovare le risorse per i forestali e così potrà partire, seppur in ritardo, la stagione antincendio. E’ una manovrina bis che non ha a cuore lo sviluppo. Non è presente alcuno sostegno alle imprese e all’agricoltura. Si è scelto con l’Ocm vino di sostenere solo l’impresa e quasi tutte le risorse finiranno nella Sicilia orientale. Ci sono poche idee e confuse.

Safina, sta diventando una telenovela, una barzelletta tutta siciliana, la vicenda delle province. A Trapani poi abbiamo il caso del caso, con Cerami che non potrebbe fare, in teoria e anche in pratica, il Commissario. Come finirà questa faccenda delle province?

Il governo, ma anche il PD, hanno presentato un disegno di legge per la restituzione delle province e l’elezione di primo livello. E’ necessaria a Roma la riforma della legge Del Rio altrimenti qualsiasi cittadino può impugnare la legge e quindi non si potrebbe votare. In questa fase noi cosa abbiamo fatto. Siccome da anni vengono perpetrate nomine illegittime di commissari, abbiamo inserito un emendamento nel quale si specifica che solo per le province, a partire dal prossimo rinnovo, potranno essere nominati solamente dirigenti regionali in servizio e su questo emendamento il governo, tra l’altro è finito sotto. Da quando la norma entrerà in vigore, il commissario Cerami, come tutti i magistrati in pensione non potrà essere più nominato e finirà questo eterno commissariamento. Nulla di personale contro il dott. Cerami e con gli altri commissari, ma non è possibile che la democrazia prevede elezioni ogni cinque anni e invece ci sono commissari che sono lì da sette, otto anni.

Per chiudere la vicenda su Cerami, bisogna dire che si è controllore e controllato, organo di indirizzo politico amministrativo ed esecutore delle cose che si sceglie, e a quel punto si ha un’aura di insindacabilità ogni volta che si prende un provvedimento. I ristori per l’alluvione quando saranno erogati?

L’emendamento è stato inserito nel secondo stralcio della manovrina, che tratteremo da giorno 4, solo che il tema vero è che sei milioni sono pochissimi. Noi come PD avevamo presentato un emendamento da 15milioni e ce lo hanno bocciato. Sei milioni non si arriva al dieci per cento del ristoro. Solo il Comune di Trapani ha valutato cinque milioni di danni, c’è ancora Marsala, c’è Castelvetrano, c’è la provincia di Messina, la provincia di Siracusa, entrambe fortemente colpite. Si deve riconoscere che non è stato un problema di tombini e di mancata manutenzione, ma che è stata una alluvione in piena regola e dunque la Regione e lo Stato devono fare la loro parte. Mi fa piacere che l’onorevole Ciminnisi si è convertita sulla via dei ristori, perché in campagna elettorale per sostenere il suo candidato sindaco diceva che la colpa era del sindaco Tranchida. Mi fa veramente piacere che faremo tutti insieme questa battaglia. Sei milioni sono solo l’inizio, poi ci sarà da lavorare duro per arrivare almeno ad almeno cinquanta milioni di euro.

Safina, due anni fa la Regione lanciava See Sicily a sostegno dell’incoming turistico in Sicilia, ma in realtà emerge un fallimento di questo progetto. Pagava una notte gratis a chi soggiornava in Sicilia, ma questa operazione appare quanto meno fumosa.

Un grande disastro. Meno del 2% dei fondi spesi e bugie su bugie da parte del governo, l’ho denunciato in aula. L’assessore Amata aveva dichiarato che non avrebbero richiesto i soldi indietro agli operatori se non per adempimento e invece sono arrivati i decreti dirigenziali che prevedono la restituzione dei soldi perché è venuto meno l’interesse pubblico della misura. Hanno fatto variazioni di progetto su variazioni per spostare tutto sulla pubblicità, circa ventitre milioni di euro, sulla proporzione della misura. Il risultato è che si è fatta promozione, si sono riempite le tasche, non dico illegittimamente ma in maniera stolta, i promoter, ma gli stranieri e i turisti non sono venuti. Ci sono i numeri che parlano. Nel 2019 abbiamo avuto 5 milioni di presenze, nel 2020 e 2021 abbiamo avuto la crisi pandemica, nel 2022 abbiamo avuto 5 milioni di presenze, l’obiettivo con See Sicily era di arrivare a sei. I numeri condannano una misura che è stata gestita da Fratelli d’Italia in maniera scellerata, che ha fatto solo propaganda politica. Un’indagine de la Repubblica dimostra che Fratelli d’Italia sta costruendo un sistema attorno al turismo e io penso che il governatore farebbe bene a revocare tutte le deleghe a Fratelli d’Italia, relative al turismo. C’è anche uno scollamento tra gli uffici e il governo, perché non è possibile che il presidente della Regione ammetta che non sapeva delle revoche, qui si tratta di un fatto gravissimo.