Il Comandante della Stazione dei Carabinieri di Ciavolo, nell’ambito della campagna per la sicurezza degli anziani “più sicuri insieme” ha voluto incontrare le persone anziane, accompagnati dai propri figli e nipoti della zona per fornire loro i consigli utili a evitare le truffe in abitazione da parte di malviventi che si approfittano di loro.
Presso la Parrocchia Maria Santissima della Cava di Ciavolo, alla presenza del Parroco Padre Gianluca Romano e dei tantissimi interessati all’argomento, il Maresciallo Leggio ha illustrato le modalità più frequentemente utilizzate dai truffatori: con apparenza distinta, sorriso cordiale, massima disponibilità, i malviventi si presentano in modo amichevole per conquistare la simpatia degli anziani ottenendo, con qualche scusa (spacciarsi per tecnici della luce o del gas, fingere di lavorare per i vicini), l’ingresso nell’abitazione.
Qui, mentre solitamente uno dei truffatori intrattiene la persona anziana, l’altro, senza farsi vedere, va alla ricerca di oro e preziosi nei vari scaffali e comodini. La persona anziana si accorge tardi dell’inganno.
Il Comandante di Stazione ha dunque spiegato come sia utile non dare mai confidenza a questi falsi “amici”, diffidare sempre degli sconosciuti, non aprire mai la porta di casa e contattare immediatamente le forze dell’ordine tramite il Numero Unico di Emergenza 112.
Si è poi soffermato, su alcune richieste poste dai più giovani, indicando come tutelarsi dalle altre forme di truffa compiute tramite contatti telefonici ovvero con i sistemi informatici e social network.
L’occasione è stata utile anche per ribadire la vicinanza delle Istituzioni alla comunità, così come è avvenuto nella giornata successiva in occasione del programma “giochi senza contrade” presso il parco giochi intitolato al M.O.V.C. Mar. Ca. Mirarchi, animato dalla presenza dei tanti bambini giunti per giocare, correre e condividere un momento di unione.
Gli incontri sono stati accolti con soddisfazione da parte di tutta la comunità, da un lato per i suggerimenti per difendersi dai rischi e dalle minacce che le forze di polizia contrastano ininterrottamente con la raccomandazione primaria di non aprire la porta agli sconosciuti e, in caso di dubbio, chiamare immediatamente il numero unico di emergenza 112 e dall’altro condividere un momento di sport, gioia ma anche di ricordo.