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20/07/2023 18:10:00

Mazara, l'arresto di Randazzo. Le reazioni del sindaco Quinci e del presidente del consiglio Gancitano

Ci sono le prime reazioni del mondo politico mazarese alla notizia dell'arresto del consigliere comunale di Mazara, Giorgio Randazzo, arrestato questa mattina insieme al carabiniere Luigi Pirollo, finiti entrambi ai domiciliari.

La vicenda riguarda i file segreti su Messina Denaro. I due secondo l'accusa avrebbero tentato di vendere a Fabrizio Corona, l'ex re dei paparazzi, documenti segreti sulle indagini sulla cattura di Matteo Messina Denaro. Randazzo è accusato di ricettazione  in quanto sarebbe stato complice del carabiniere Pirollo, accusato di accesso abusivo al sistema informatico e violazione del segreto d'ufficio. L'inchiesta, che vede indagato anche lo stesso Corona, è coordinata dal procuratore capo di Palermo Maurizio de Lucia e dall'aggiunto Paolo Guido, i pm che hanno seguito le indagini sulla cattura del boss di Castelvetrano.

Il commento del sindaco di Mazara Salvatore Quinci - "Oggi Mazara si è svegliata con una notizia che risuona sull'intero territorio nazionale e lascia sgomenta la nostra comunità. Un rappresentante del consiglio comunale che si sarebbe adoperato per vendere file trafugati sull'arresto del boss Matteo Messina Denaro - afferma il sindaco Salvatore Quinci in un suo video messaggio sulla pagina facebook -. Non entro in valutazioni di tipo giudiziario, non mi compete, voglio però rappresentarvi la mia indignazione e il mio disgusto per avere assistito alla profanazione del lavoro di tantissimi uomini e donne dello Stato che su questa indagine hanno sacrificato anni e anni della propria vita personale e familiare, per mettersi al servizio del Paese e di tutti quanti noi. E' inaccettabile che chi avrebbe dovuto rappresentare una istituzione, invece, ha mostrato di sottomettere i più alti valori su cui si fonda il nostro Paese, ai propri interessi economici. Un soggetto che in questi anni si è eretto a paladino della giustizia, denunciando tutto e tutti e che non ha esitato a gettare nel fango con continue allusioni e calunnie l'immagine dei rappresentanti politici e di questa amministrazione di Mazara, con la grave conseguenza di generare in modo subdolo e vigliacco disaffezione e mancanza di fiducia nei cittadini". Qui il video commento completo su facebook: 

 Qui la nota del presidente del consiglio comunale di Mazara, Vito Gancitano: "Ho appreso con stupore e sgomento stamani le notizie di stampa dell’inchiesta giudiziaria che ha portato agli arresti domiciliari del consigliere comunale Giorgio Randazzo per vicende che, se confermate, sono molto gravi ma che non hanno nulla a che fare con le attività amministrative e politiche. Appresa la notizia ho subito inviato una nota agli organi amministrativi competenti comunicando di rimanere in attesa di conoscere gli eventuali provvedimenti nei confronti dello stesso Randazzo.Confidiamo come di consueto ed abbiamo piena fiducia nel delicato lavoro di forze dell’ordine e magistratura".

Chi è Giorgio Randazzo - Il giovane politico mazarese ha 33 anni, ma già con una decennale carriera. Randazzo siede infatti in consiglio comunale dal 2009, eletto nelle liste del Pdl con il sindaco Nicola Cristaldi, il giovane è passato al movimento dell'ex governatore della Sicilia Nello Musumeci, Diventerà Bellissima, ed è eletto nel 2017 all'Ars. Un'esperienza che si conclude con il suo passo indietro in polemica con l'ex assessore alla Salute Ruggero Razza. A quel punto Randazzo crea un suo movimento civico, formando un gruppo nel consiglio comunale. Successivamente approda alla Lega di Salvini premier e si candida a sindaco. Una candidatura che non va a buon fine, ma entra comunque nel consiglio comunale. Due anni fa, nel 2021, arriva la separazione con la Lega e l'entrata in FdI.