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24/07/2023 06:00:00

Il giallo della villa dell'uomo d'affari di Castelvetrano incendiata a Triscina

 E’ di Christian Basone la villa della strada 127 bis a Triscina, che la scorsa settimana è stata interessata da un incendio.

L’incendio, che ha tutta l’aria di essere doloso dal momento che le fiamme si sono sviluppate in due punti distanti tra loro una quarantina di metri, è stato domato dai vigili del fuoco di Castelvetrano nella notte tra il 17 e il 18 luglio scorso, dopo le richieste di intervento partite dalle persone che abitano in quella strada durante il periodo estivo.

 

Quando si sono sviluppate le fiamme all’interno della casa e di una piccola dépendance  che conteneva una jacuzzi, non c’era nessuno. I carabinieri hanno portato via il registratore del sistema di video sorveglianza, in modo da avere elementi in più per ricostruire la vicenda.

 

Ma chi è Christian Basone?

Il suo nome è legato a diversi personaggi italiani ed internazionali. I siti locali lo presentano come uno che per lavoro gira tutto il mondo ed unico castelvetranese presente alla serata di gala per il giuramento di Trump negli Usa. Ma anche una sorta di manager in grado di portare personaggi molto noti a Castelvetrano, come lo Sceicco di Abu Dhabi, Khaled Al Ahmed o la celebre ballerina Carla Fracci.

Ma soprattutto diventato famoso per aver festeggiato i propri quarant’anni al parco archeologico di Selinunte, con una cena per circa cento invitati ai piedi del tempio di Hera.

 

Pare che la sua villa a Triscina, quella nella strada 127 bis, sia molto frequentata da parte della borghesia castelvetranese, in occasione di feste e cene. Anche se in tanti ultimamente vedevano entrare e uscire anche Calogero Giambalvo  che però, più che come ospite, avrebbe potuto dare il suo contributo nella ristorazione o per altri interventi sul verde che potevano rendersi necessari.

Tra l’altro, è bene evidenziarlo, l’ex consigliere comunale intercettato a dire che si sarebbe fatto trent’anni di galera per proteggere Matteo Messina Denaro e che, se fosse stato lui il boss, avrebbe ucciso uno dei figli del collaboratore Lorenzo Cimarosa, per impedirgli di parlare, per quei fatti è stato assolto. Inoltre, è notizia di pochissimi giorni fa, la Corte di Appello gli ha revocato l’obbligo di soggiorno a Castelvetrano ed il sequestro patrimoniale.

 

Intanto colpisce che Christian Basone, ufficialmente “procacciatore d’affari”, non abbia intestato a proprio nome  nessun immobile e nessun terreno. Questo, almeno, è quanto emerge dai registri del catasto.

Nei cancelli della casa di Triscina c’è una grande B, è vero, ma potrebbe riferirsi ad un parente.

L’idea di intestare i propri beni a terzi non è poi così nuova.

 

Egidio Morici