La politica a titolo personale. Così la intende il giovane consigliere comunale di maggioranza ma della DC di Marsala, Gaspare Di Girolamo.
Ha appena formato il gruppo con il collega d’Aula Walter Alagna, che invece ha ribadito che lui è opposizione. E quindi, secondo Di Girolamo, la posizione di opposizione scelta da Alagna è “a titolo personale e non politico”.
I partiti come case proprie, come salotti dove ognuno decide di sedersi come vuole, chi in maggioranza e chi in opposizione. E la chiamano politica, lo chiamano partito.
Tutto questo accade a Marsala, i dirigenti guardano e non intervengono, cercano di minimizzare. Il neo gruppo è già diviso prima ancora di consumare i confetti. Ma pare che proprio il partito lasci liberi i consiglieri di avere ognuno la propria posizione, perché la DC lo ha già dimostrato: quel che conta è mettere dentro persone, numeri su numeri. Linea politica ad personam.
Comunque vada la Dc cresce e ha una interlocuzione aperta con Pino Ferrantelli, che si è affrettato a dire che è resta all’interno dell’MPA ma che eventualmente non disdegnerebbe una adesione tecnica al partito del suo caro e vecchio amico Cuffaro. Cosa significa questo in italiano non si sa.
Una politica marsalese che fa invidia pure a Macondo, il paese immaginario del romanzo Cent'anni di solitudine. E qui c’è tutto, la solitudine di una città che è persa e sommersa tra i suoi problemi mai risolti, e poi c’è una fervida immaginazione, il sindaco parla e sposa progetti faraonici ma poi non si vede nulla. Come non c’è un progetto di recupero serio e vero della piscina comunale, che è un impianto sportivo che aiuta soprattutto le persone che necessitano di terapia, il nuoto è lo sport più completo in assoluto. Questo a Marsala non è possibile.
E così tra i vari cambi di casacca, come mera distrazione di massa, eventi che non lasciano nulla, qualche preghiera e qualche omelia, Marsala è città persa e dispersa. Una coalizione di centro destra che il sindaco non potrà recuperare, Forza Italia non perde più tempo e inchioda il sindaco e la sua amministrazione alle responsabilità che ci sono, alle tante omissioni politiche e amministrative. Bisognerebbe capire qual è la posizione di Enzo Sturiano, presidente del consiglio, che è vicinissimo al sindaco ma è pure, lui dice, di Forza Italia. Linee mai chiare, la politica che appartiene a questi giochi di posizionamento.
Il sindaco dal canto suo dice che tutto va bene, i progetti ci sono, il turismo è decollato, la città è viva, i servizi sociali funzionano, le scuole di pertinenza comunale sono perfette, la pista ciclabile si è capito come verrà fatta. Tutto in ordine.
Benvenuti su scherzi a parte.