"Quello che è accaduto è una sventura che ha toccato il cuore e la vita di tutti gli italiani, e di tutte le persone a loro care. Non si può morire così nel 2023".
Lo ha detto don Massimo Bracchi ai funerali di Giuseppe Saverio Lombardo, 52 anni, uno dei cinque operai morti sui binari alla stazione di Brandizzo. Ieri mattina davanti alla parrocchia di Sant'Antonio di Padova, nel rione Isola a Vercelli, si sono radunati i parenti della vittima insieme ai familiari di Kevin Laganà e Michael Zanera, le altre due vittime di Vercelli della strage del 30 agosto.
La bara è stata accolta dal brano "Guerriero" di Marco Mengoni; all'uscita, tra gli applausi, la canzone "D'Improvviso" di Lorenzo Fragola. Presenti alle esequie il sindaco Andrea Corsaro, il presidente della Provincia Davide Gilardino, il viceprefetto e il governatore del Piemonte Alberto Cirio con i rispettivi gonfaloni. "Il signore vi accompagni affinché troviate la pace e continuate a camminare - ha aggiunto il parroco nell'omelia -. La vita va avanti e un giorno li troveremo tutti davanti a quella luce".
Presenti anche rappresentanze sindacali e numerosi conoscenti di Lombardo che si sono stretti attorno alla moglie della vittima, Barbara, e ai tre figli.
Non c'erano il Sindaco di Marsala, Massimo Grillo, né un delegato del Comune. Evidentemente, per l'Amministrazione Comunale di Marsala non era importante dimostrare la vicinanza della comunità marsalese ad concittadino costretto ad emigrare per lavorare, e morto proprio sul lavoro in circostanze tragiche.