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29/09/2023 06:00:00

Violenza di genere e femminicidio, oggi a Marsala la manifestazione "Libere dalla violenza"

 “Libere dalla violenza”, è questo il titolo e l’obiettivo della manifestazione che si terrà oggi a Marsala, organizzata dal Centro Antiviolenza “La Casa di Venere” che aderisce alla manifestazione che si terrà in tutta Italia, organizzata dai centri antiviolenza.

A partire dalle 18:15 il raduno in viale Fazio, nei pressi della Stazione Ferroviaria, e poi il percorso, via Crispi, via Roma, via XI Maggio e infine Piazza della Repubblica, dove ci sarà un momento di riflessione e di condivisione con i partecipanti, hanno aderito anche i sindacati e l’amministrazione comunale.

Della manifestazione di oggi a Marsala, abbiamo parlato con la presidente e fondatrice del Centro Antiviolenza “La Casa di Venere” di Marsala, Francesca Parrinello.

Francesca Parrinello, come centro antiviolenza scendete nelle strade e nelle piazze Marsalesi dopo gli ennesimi e tragici fatti di cronaca, per dire cosa?

Oggi scendiamo in piazza assieme a tutti i centri antiviolenza d’Italia, per dire basta dopo gli stupri di Caivano e quello di Palermo, ma per ricordare, non potrebbe essere altrimenti, anche gli ennesimi femminicidi come quello di Marisa Leo e di Annalisa Fontana. Noi chiediamo innanzitutto ai partecipanti di contribuire a sensibilizzare tutti al problema della violenza di genere. Purtroppo oggi è come se ci fossimo abituati a questa violenza che diventa routine e ci tocca tutti, ma così non deve essere. La violenza di genere non conosce ceto e riguarda tutti indistintamente.

Cosa è necessario fare secondo voi del centro antiviolenza di Marsala?

E’ un problema che ha una radice culturale ed è necessario un cambiamento culturale. Nelle scuole bisogna educare i ragazzi ad un maggiore rispetto verso la donna, ma questo richiede tempi lunghissimi. Nel frattempo, non possiamo stare fermi e dobbiamo fare qualcosa di concreto e chiedere ad esempio che ci siano delle pene severe per i reati di stalking. Non possono essere delle pene blande. Come possono essere tutelate le donne che denunciano i loro stalker se poi li ritrovano liberi nel giro di poco tempo? Le leggi ci sono, c’è il Codice Rosso, ma deve essere applicato.

Oltre agli “strumenti”, soprattutto culturali, che preparazione hanno coloro che devono affrontare e lottare contro la violenza di genere?

E’ fondamentale. I giudici devono essere formati e informati sulla violenza di genere, ma anche le tante associazioni antiviolenza che in molti casi non sono adeguatamente preparate e a quel punto non danno il giusto sostegno alle donne che chiedono aiuto. Ma la formazione specifica, riguarda anche psicologi, avvocati, forze dell’ordine, personale Asp, i medici generici e i servizi sociali dei comuni, che devono essere formati e devono capire subito quali sono i segnali che indicano che una donna sta subendo violenza, altrimenti il problema non lo risolviamo.

Quanti centri antiviolenza ci sono a Marsala?

C’è quello che io presiedo “La Casa di Venere” e il Centro "Metamorfosi" diretto da Annamaria Bonafede, con il quale operiamo in sinergia. Noi di "Casa di Venere" siamo attivi dal 2011 e dobbiamo e io, personalmente, devo tanto e ho maturato la mia preparazione al fianco di Raffaella Mauceri, giornalista, scrittrice, storica femminista siracusana e pioniera dei centri antiviolenza in Sicilia. Ha fondato nel 1996, il primo centro a Siracusa per donne e minori vittime di violenza.

Qual è la situazione in Italia riguardo alla violenza di genere e rispetto agli altri paesi d’Europa?

In Italia negli ultimi dieci anni c’è stato un aumento drammatico del 40% dei femminicidi. Il nostro Paese è il fanalino di coda dell’Europa nella lotta alla violenza di genere. In Inghilterra e in Spagna, ad esempio, nel giro di 5/6 anni sono riusciti a mettere un freno al fenomeno, applicando la Convenzione di Istanbul che è stata ratificata nel 2012. L’Italia, invece, come sempre, non recepisce e non applica queste norme e per questo è sotto accusa dal Consiglio d’Europa. Negli 80 articoli della Convenzione di Istanbul ci sono le norme che consentirebbero di mettere un argine al fenomeno della violenza di genere, basta solo volerlo e applicarle. Noi non ci rassegniamo e per questo oggi scendiamo in piazza, questo deve essere l’obiettivo e questa è la nostra missione.

Sabato “Seduta straordinaria e aperta” del Consiglio comunale di Marsala -  Si terrà sabato prossimo - 30 settembre - a Palazzo VII Aprile (ore 10:30) ed avrà come unico argomento "Violenza di genere: prevenzione e contrasto”. L'iniziativa, di concerto con l'Amministrazione Grillo, è promossa dall'Assemblea civica e dalla Commissione Pari Opportunità, rispettivamente presieduti da Enzo Sturiano e Giuliana Zerilli. Prevista la partecipazione di Rappresentanti istituzionali e del mondo dell'Associazionismo antiviolenza, nonché di Valeria Valente, ex presidente della Commissione nazionale femminicidi. La Giunta Municipale interverrà con la vicesindaco Valentina Piraino.

A Pantelleria la marcia silenziosa contro la violenza sulle donne -  Più di duemila persone hanno partecipato alla marcia silenziosa voluta dall'amministrazione comunale per dire no alla violenza sulle donne, dopo l'omicidio di Anna Elisa Fontana, 48 anni, madre di sei figli, uccisa dal compagno Onofrio Bronzolino, Palermitano di 51 anni. L'uomo che ora è in carcere, ha cosparso il suo corpo di benzina e le ha dato fuoco. E' stato arrestato con l'accusa di omicidio aggravato. Mai come in questa occasione si è vista a Pantelleria una partecipazione così importante da parte dei cittadini panteschi. Il corteo con i giovani della parrocchia guidati da Carmen Badalucco, con gli striscioni portati dai compagni del figlio più piccolo di Anna Elisa che frequenta la terza media, sui quali c'era scritto "L'amore non ha lividi" "La violenza non è amore", ha percorso il lungomare Paolo Borsellino, Via Borgo Italia, Via Napoli, Via Falcone per ritornare in Piazza Cavour.

Pantelleria, parla la mamma di Annalisa Fontana, la donna uccisa dal compagno:

 Il sindaco di Pantelleria Fabrizio D'Ancona - "Sono stati giorni particolarmente difficili per noi come Comunità. Un episodio veramente orribile ci ha colpito. Questa manifestazione non fa altro che dare il segnale giusto di una Comunità unita di fronte al dolore di una famiglia che è stata colpita da questo tragico evento. Si deve ripartire da quello che abbiamo. Si deve ripartire dai valori che la nostra Comunità ha dimostrato questa sera, che non sono pochi. C'erano tutti: c'erano i Circoli, c'erano le rappresentanze delle varie Autorità anche se nell'anonimato e nel silenzio, c'era la rappresentanza di tutta l'Amministrazione Comunale senza distinzione di colore di appartenenza. Dobbiamo cominciare da questo per riprendere tutto il percorso di recupero delle persone che vivono in uno stato di disagio che possono essere più sovraesposti di altri e che teoricamente potrebbero avere bisogno di una mano di aiuto".

Nadia Ferrandes Consigliera "Siamo Pantelleria" - "Voglio parlare a tutte i bambini e le bambine che sono in noi.quelle che - ha detto Nadia Ferrandes - credono ancora nelle favole, quelle favole che ci hanno insegnato che tutto si può sistemare.ma alle volte ammettere che non va non è per forza un fallimento, rimanere nelle situazioni tossiche lo è. Da mamma di figli maschi oggi ho il dovere verso la comunità di creare uomini migliori.non facciamo finta di niente non voltiamoci dall'altra parte ma parliamone e sensibilizziamo i nostri figli su questi argomenti così che domani non riaccada. Oggi bisogna trasformare tutto questo dolore in un'azione concreta, nessuno di noi ha una bacchetta magica, ma chi come me ha dato la propria disponibilità a rappresentare le esigenze della nostra comunità, ha il dovere di impegnarsi affinché tutto ciò non riaccada".

Mariangela Silvia Consigliera di "Leali per Pantelleria" - "Donne sole, impaurite che non trovano la forza di dire: BASTA! Di uscire dalla prigione in cui si trovano. Ecco, a queste donne bisognerebbe dire: non siete sole, siamo con voi, se ci ribelliamo possiamo ottenere l'aiuto necessario per ricostruirci una nuova vita, lontano dal mostro che non cambierà mai! Solo noi possiamo cambiare le cose: ribellandoci, abbandonandolo e denunciandolo! L'amore deve riscaldare il nostro cuore non ardere il nostro corpo! Voglio fare un appello a tutte le vittime di violenza subita o assistita nei confronti della donna: anche a Pantelleria esiste un servizio comunale denominato PRINS (pronto intervento sociale) che si occupa anche di queste delicate situazioni: violenza domestica e familiare con la possibilità di un alloggio protetto ove le vittime vengono assistite da operatori professionali già dal primo colloquio. Esiste un numero verde a cui potersi rivolgere per poter ottenere un primo contatto con delle figure professionali che possono sostenere e supportare le vittime di violenza. Questa sera la nostra comunità si mostra unita e si stringe al forte dolore della famiglia Fontana e Di Malta. Pantelleria ferita, piange e si unisce in un sentito, accorato dolore".

Benedetta Silvia Assessore alle Pari Oppurtunità Pantelleria - "Vorrei pensare con voi a un percorso possibile perché saper andare oltre il dolore e lo sgomento di fronte a continue e violente prevaricazioni, sempre più ripetitive e incalzanti, significa ricercare insieme forme efficaci di prevenzione ed operare sul territorio nella quotidianità, creare consapevolezza attorno al fenomeno della violenza sulle donne nella nostra comunità, nelle nostre scuole, nelle nostre famiglie, nei nostri gruppi sociali, nei circoli, per sensibilizzare, formare, crescere insieme. Ci dobbiamo impegnare in un percorso formativo educante, dare vita ad una profonda svolta culturale basata sul rispetto reciproco, costruire una coscienza sociale collettiva e affrontare finalmente uniti, uomini e donne, il contrasto alla violenza di genere, ai luoghi comuni, al linguaggio sbagliato per scardinare stereotipi culturali. Abbiamo bisogno di tutti e di ciascuno perché solo insieme possiamo guardare al futuro con speranza e fiducia. È questo che vi chiedo. Lavoriamo insieme".

Giuseppe La Francesca Vice Segretario provinciale del Partito Democratico -  "Ogni comunità deve essere sempre capace di sentirsi addosso ogni ingiustizia e ogni tragedia che colpisce anche un solo membro o una sola famiglia ad essa appartenente. Ieri Pantelleria si è dimostrata verà comunità ed è compito di ognuno di noi mantenere sempre vivo questo ritrovato sentimento".