"Ridare dignità ai lavoratori italiani. Questo l’obiettivo della nostra proposta. Il salario minimo legale è ormai una realtà in tutta Europa. In Italia stiamo ancora perdendo tempo, è ora di accelerare il passo e allinearci al resto dei Paesi europei".
Così la deputata trapanese del M5S, Cristina Ciminnisi, s’è espressa al termine della mattinata di domenica nel corso della quale, a Trapani, sono state raccolte le firme a sostegno della campagna per il salario minimo legale.
In Parlamento, alla Camera, è depositata una proposta di legge, primo firmatario il leader del Movimento, Giuseppe Conte, che prevede l'introduzione di una soglia minima inderogabile di 9 euro all'ora, per tutelare in modo particolare i settori più fragili e poveri del mondo del lavoro, nei quali è più debole il potere contrattuale delle organizzazioni sindacali.
«È una battaglia di civiltà che stiamo portando avanti da anni ed in linea con il dettato costituzionale ove si dice, all’articolo 36, che “il lavoratore ha diritto ad una retribuzione proporzionata alla quantità e qualità del suo lavoro e in ogni caso sufficiente ad assicurare a sé e alla famiglia un’esistenza libera e dignitosa”».
Obiettivo del M5S è sostenere la proposta parlamentare con almeno mezzo milione di firme raccolte nelle strade e nelle piazze italiane. La campagna di raccolta firme per il salario minimo legale già avviata dagli attivisti del M5S trapanese, nelle scorse settimane a Castelvetrano e Mazara del Vallo, ha visto sabato pomeriggio l’iniziativa politica a Marsala, in piazza Loggia, e ieri mattina, a Trapani, in viale Regina Margherita, davanti l’ingresso della villa Comunale.