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07/10/2023 06:00:00

La festa in grande stile della Dc di Cuffaro 

 E’ tornato in grande stile Totò Cuffaro, la Festa dell’Amicizia che si sta svolgendo a Ribera rispolvera vecchie glorie e ammalia consiglieri comunali.

All’apertura, con inno nazionale incluso, ci sono stati Gaetano Galvagno, presidente dell’ARS, ad un panel ha partecipato pure il capogruppo di Forza Italia, Stefano Pellegrino.

Nel pomeriggio di ieri hanno presenziato, tra gli altri, al panel sulla migrazione e diritti civili Rita Bernardini, Davide Faraone, Saverio Romano.

Oggi si parlerà di attività produttive e di sviluppo dei territori, presenzierà il Ministro dell’Agricoltura, Lollobrigida. Ma oggi è pure la giornata in cui verrà consegnata una targa alla memoria di Yasser Arafat, alla moglie e alla figlia.

Presente il popolo democristiano: il segretario regionale, Stefano Cirillo; gli assessori regionali Nuccia Albano e Andrea Messina; i deputati regionali Carmelo Pace e Ignazio Abbate, l’europarlamentare Francesca Donato; il presidente regionale del partito, Carmelo Pullara.

E proprio nei giorni scorsi Cuffaro ha parlato di Province e del loro ritorno, il problema è legato ai soldi, pare che non ci siano per rimetterle in moto, anche il Governo nazionale non è orientato, almeno per i prossimi mesi, a farle rivivere. Cuffaro non è d’accordo, era un impegno da campagna elettorale e tale deve rimanere.

Le opposizioni non la pensano allo stesso modo, da una parte il Pd e dall’altra anche il M5S, Nuccio Di Paola, coordinatore regionale del Movimento cinque stelle, ci va duro durante una intervista:  “L’interesse di Cuffaro sulle Province non riguarda i servizi per i cittadini ma il consolidamento di un sistema di potere. Le Province potrebbero tornare benissimo con le elezioni di secondo livello che darebbero comunque una rappresentanza politica a questi enti. La verità è che qui c’è un disegno che prevede un ritorno al passato, agli anni duemila, un disegno costosissimo”.

Per Cuffaro, invece, il ritorno delle Province è necessario: “Approveremo la legge, sulla data del voto troveremo un’intesa.Le Province erano nel programma con il quale Schifani ha chiesto e ottenuto il voto dei siciliani. La gente ora aspetta il ritorno di questi importanti enti di collegamento tra Regione e Comuni”.

Ma intanto per il loro ritorno sono necessari 5 milioni di euro, soldi che servono per la stampa delle schede elettorali costerebbe, per le pubblicazioni, per la stampa di verbali e tabelle di scrutinio. E poi ancora timbri, matite copiative, scrutatori da pagare, presidenti di seggio, registri e varbali.