Torna il Festival Internazionale di circo contemporaneo e teatro di strada di Palermo. Trenta spettacoli gratuiti per oltre cinquanta artisti da tutto il mondo nei tre giorni. Tanto spazio alle famiglie, con quattordici laboratori creativi e circensi, anche sabato e domenica mattina.
Affascinante e contrastante, gioioso e trascurato, coloratissimo e oscuro. Tra mille sfumature, proprio come un funambolo, prova a stare in equilibrio l'Albergheria, quartiere simbolo della multiculturalità di Palermo, con tante operose realtà - associazioni, cooperative, circoli, parrocchie, oratori e commercianti - che quotidianamente cercano di migliorare il contesto che le circonda, con
il vivace e popolare mercato di Ballarò aperto e accogliente. In mezzo, e grazie, a tutto questo vitale meltin-pot popolare e fermento culturale, nasce il Ballarò Buskers. Quest'anno il Festival internazionale di circo contemporaneo e teatro di strada di Palermo giunge alla sua settima edizione e si prepara ad alzare il sipario su otto piazze del rione da venerdì 20 a domenica 22 ottobre.
Tema di quest'anno è "Spazi di cura. Cura degli spazi", ogni edizione del Ballarò Buskers ha acceso i riflettori sugli spazi riqualificati, sottratti al degrado e all'abbandono e trasformati in luoghi di aggregazione, comunitari. Piazzetta Schiera, Ecce Homo, Mediterraneo, Sette Fate, Santa Rosalia, Giovanni Naso, Vicolo Gallo e piazza San Nicolò all'Albergheria, ne sono esempi. Gli
spazi riqualificati vanno poi curati per diventare spazi di cura, per ridurre il degrado e migliorare la vita di chi abita e vive l'Albergheria, in particolare gli spazi di cura sono quelli che vengono fortemente richiesti dall'assemblea pubblica SOS Ballarò per chi incappa nella dipendenze di sostanze e in particolare del crack. Nuovi spazi andrebbero riqualificati dall'amministrazione
comunale per metterli al servizio delle persone come l'ex commissariato Duomo e Palazzo Giallongo di Fiumetorto. Perché serve oltre alla cura degli spazi, servono gli spazi di cura.
"Siamo alla settima edizione del Ballarò Buskers, - dice Marco Sorrentino, presidente dell'Associazione Ballarò Buskers -. Come ogni anno abbiamo coinvolto tutto il territorio dell'Albergheria, cercando di dimostrare come queste piazze e vicoli possono essere usati in tantissimi modi, per la comunità stessa, per l'accoglienza dei tantissimi turisti, e soprattutto per dimostrare che in questi luoghi si può fare cultura e si può fare bellezza. Il tema di quest'anno è "Spazi di cura. Cura degli spazi", ed è quello che facciamo noi attivisti, riuniti nell'assemblea permanente di SOS Ballarò, ogni giorno dell'anno , prenderci cura degli spazi della nostra
comunità. Ma servono anche gli spazi di cura, l'amministrazione dovrebbe prendersi carico di ristrutturare e aprire i luoghi abbandonati e metterli al servizio dei tantissimi bisogni del territorio, e aprirli alla città intera, quando gli spazi vengono lasciati chiusi e abbandonati si trasformano in rifugio per la parte oscura della città e, soprattutto, in luoghi di spaccio e di consumo di sostanze".
Queste le otto piazze interessate dagli spettacoli quest'anno: Piazza Casa Professa, Campo Plesso Cascino, Chiostro della biblioteca di Casa Professa, Piazza Mediterraneo, Piazza San Nicolò, Piazza Santa Chiara, Campo dell’Oratorio di Santa Chiara e Piazza Brunaccini. Durante i giorni del Festival saranno aperti alle visite la Torre di San Nicolò e la chiesa di Casa Professa.
L'art work (la grafica) di quest'anno, a firma di Manuela Di Pisa, ha come protagonista una «serpe verde che in sé attorcigliato sta ritto in campo d'oro». Nella storia della nostra città, la serpe è lo stemma simbolo del quartiere Albergheria, che abitava il Kemonia, il "fiume del maltempo". In questa edizione del Festival una donna accarezza il serpente-quartiere: la nostra artista rappresenta chi ogni giorno si prende cura degli spazi della comunità. Con i suoi colori e la sua gentilezza ammansisce le vie, accoglie e si fa accogliere dalle strade e dalle piazze, come in una sinuosa danza collettiva che salva.
" Abbiamo artisti internazionali di circo contemporaneo, musica e teatro a cui abbiamo lanciato l'idea sugli spazi e abbiamo raccontato della cura che tutti gli attivisti hanno sui luoghi dell'Albergheria ogni giorno. - dice Riccardo Strano, direttore artistico del Festival - Questo per dare un concetto cardine gli artisti chiedendogli lo sforzo di rimodulare e riadattare le loro performance e i loro spettacoli. Il ruolo degli artisti a Ballarò è quello di dare una nuova visione sulle piazze e i vicoli utilizzati come palcoscenico, come luogo di cultura al fine di far brillare di luce culturale ogni angolo buio dell'Albergheria. Ma non solo il tema dello spazio è concreto ma è anche in senso astratto e per questo abbiamo dato grandissima importanza allo spazio fisico e temporale rivolto ai ragazzi, ai bambini e alle famiglie, riservando a loro tantissimi laboratori, specie il sabato e la domenica. Insomma l’arte come espressione della metafora degli spazi che riassume tutte le forme di attenzione e di cura speciale che tutta la comunità di Ballarò ci tiene ad avere".
La settima edizione del Ballarò Buskers Festival ha il sostegno del Ministero della Cultura e il patrocinio del Comune di Palermo assessorato alla Cultura, della Città Metropolitana di Palermo, dell'Assemblea Regionale Siciliana e il supporto di moltissime realtà legate alla grande comunità di Ballarò. Qui il programma.
Dorotea Rizzo