L'organizzatore si chiama Don Christian Agricola, Principe del Sacro Romano Impero, Duca di Capua delle Terre di Lavoro, Conte di Udine e Risano, Cavaliere del Santo Sepolcro di Gerusalemme.
Proprio così. Chissà che codice fiscale avrà ...
E' lui, nella qualità di "Rettore dell'Accademia Dinastica Universitaria" a coordinare, oggi, a Marsala, i "nobili", riuniti nell'"Aristocrazia Adriatica dell’Europa Orientale".
Nell'incontro di questo pomeriggio, al complesso di San Pietro, si parlerà di "nobiltà, antica e moderna tra passato, presente e futuro".
I lavori, che avranno inizio alle 15:30, verteranno soprattutto sull’approfondimento di tre Dinastie: Borbone, Savoia e Nemagna – Paleologo – Ducas Angelo Comneno.
"Oltre ai principi di nobiltà e notabilità, un altro valore fondante dell’Aristocrazia Adriatica - fanno sapere gli organizzatori - è la solidarietà che, in concreto, si lega alla possibilità di farsi promotori del benessere del prossimo. Un sostegno che si realizza attraverso le donazioni dei ricavati di tutti gli eventi: i beneficiari sono le associazioni che operano nel e per il territorio".
La data scelta per il convegno è la Giornata della Memoria del Plebiscito delle Province siciliane. Il 21 ottobre del 1860, infatti, durante la dittatura garibaldina, venne sancita la fusione della Sicilia al costituendo Regno d’Italia.
Interverrà anche il Conte Enzo Modulo Morosini di Risicalla e Sant’Anna Morosina, senatore accademico dell’Accademia Dinastica Universitaria e curatore del Libro d’oro delle Famiglie Nobili e Notabili "con annesso armoriale storico". I lavori proseguiranno con i contributi di Sua Altezza Imperiale e Reale Maurizio Onofrio Di Stefano delegato della Regione Sicilia dell’Accademia, sul tema: “I Nemagna Paleologo Ducas Angelo Comneno una Dinastia Imperiale” e del professore Tommaso Romano, (mannaggia, non ha titoli nobiliari ....) presidente dell’Accademia di Sicilia, che interverrà sul Regno di Umberto II, il referendum contestato e sulla legittimità dei titoli cavallereschi e nobiliari concessi dal Sovrano non abdicatario. Non l'hanno proprio superata, sta cosa della Repubblica Italiana...