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27/10/2023 15:00:00

La guerra asimmetrica...

 La guerra asimmetrica. La locuzione è venuta alla ribalta del dibattito pubblico, allorquando Israele in risposta all'attacco infame del gruppo terroristico di Hamas, ha deciso una risposta militare. Si tratta d'una situazione, di conflitto armato tra due o più soggetti -di diritto internazionale pubblico-, o gruppi, le cui rispettive forze militari sono diseguali in modo significativo. Inoltre s'intende anche un combattimento ad armi impari, non dichiarato, nel quale una delle parti è costretta a difendersi da un nemico non identificabile, trovandosi in situazione di palese svantaggio.

"Il debole colpisce il forte là dove è più vulnerabile e le armi utilizzate dal primo sono la inevitabile consequenza della superiorità bellica del secondo. Le guerre simmetriche, fra Stati dotati delle stesse armi, sono sempre più pulite delle guerre asimmetriche"-Sergio Romano -. Nel febbraio del 2020, il mondo intero si svegliò con l'invasione della Russia in Ucraina, e si pensò a una guerra lampo in ragione della disparità d'armi, equipaggiamenti e tecnologie belliche, poi la storia ci sta raccontando un esito diverso.

Nello scorso settembre l'Azerbaigian ha lanciato un'offensiva militare su larga scala nel Nagorno Karabakh risultata in una vittoria azera, ottenendo il disarmo delle forze della Repubblica dell'Artsakh e provocando l'esodo di decine di migliaia di abitanti armeni dalla regione. Esempio più datato fu l'invasione del Kuwait nel 1990, conclusa in tre giorni, condotta dall'Iraq provocando di conseguenza un'occupazione militare del paese durata sette mesi, con l'annessione dell'emirato all'Iraq, non riconosciuta dall'ONU, che diede inizio alla prima guerra del Golfo.

Il modello narrato dalla Bibbia, protagonista fu un ebreo, è quello di Davide contro Golia. La presidente del consiglio italiano avvalora il concetto espresso, infatti in una comunicazione al parlamento sulla politica estera ha affermato: "uno Stato fonda la sua reazione sulla base di precise ragioni di sicurezza, commisurando la sua forza e tutelando la popolazione civile. Questo è il confine nel quale la reazione di uno Stato di fronte al terrorismo deve rimanere, e sono fiduciosa che sia anche la volontà dello Stato di Israele".

Inoltre: "Reazione non sia per vendetta, anche civili di Gaza vittime di Hamas". Senza 'utopia', le guerre ci sono state, ci sono e ci saranno, ma l'evoluzione della specie ci ha insegnato anche un'etica comportamentale deve essere utilizzata anche nella guerra asimmetrica.

Vittorio Alfieri