Il Partito Democratico di Trapani da qualche settimana ha una nuova segretaria comunale che è Astrid Di Pasquale. Da dove inizierà la sua attività politica a Trapani? C'è tanto da fare.
C'è tanto da fare. Il Partito Democrativo aveva perso la sua verve, la sua potenza progettuale e propositiva, e la capacità di trattare temi trasversali, perchè il PD è il partito che può parlare agli imprenditori, quanto ai lavoratori, dipendenti e non. Quello che sto già facendo è quello di mettere in piedi il direttivo e la segreteria che sono i due organi necessari per fare muovere un circolo. Sto collaborando con i Giovani Democratici, i quali usufruiranno della sede, avranno un loro spazio all'interno del Circolo di Trapani, quindi energia. Serve a rimettere in moto le energie, serve a riappropriarci dei nostri temi e a portarli avanti come sappiamo fare.
Lei, Astrid, ha parlato di circolo e di sede fisica del circolo. In tutti questi anni la politica ha perso tante buone occasioni per dimostrare la propria forza con la presenza. Non ci sono quasi più sedi. Forse il Pd è l'unico partito che vante le sedi nei comuni. La sede come punto di partenza di un partito per accogliere varie istanze. E' possibile avere una sede con un dialogo vivo e con delle istanze che si possono presentare?
Non solo è possibile, è assolutamente necessario, se vogliamo essere collegati con il territorio. E' assolutamente necessario se la voce che vogliamo portare nelle stanze dei bottoni, è quella dei cittadini. Allora è proprio quello il lavoro che stiamo facendo. La sede di Trapani sarà aperta, ci saranno momenti in cui i cittadini parleranno con i loro rappresentanti affinché questi portino le loro istanze nei consessi cittadini in cui vanno a rappresentarli. Del resto la mia passione politica nasce nel movimento studentesco, che è per eccellenza una comunità che genera energia. Io credo che il primo passo che dobbiamo fare è quello di riuscire a riprendere il contatto con le persone anche attraverso la sede, attraverso i social e attraverso la co-progettazione. Oggi abbiamo la possibilità di utilizzare innumerevoli strumenti e ne abbiamo la competenza e allora facciamolo nel modo corretto affinché il messaggio arrivi a tutti. Questa è secondo me la base di partenza.
Astrid Di Pasquale la sua è stata una candidatura unitaria. Questa parola non si sentiva all'interno del PD da tanto tempo. Sono note non solo le correnti ma anche le faide interne ai Democratici. Ci saranno tante cose da mettere a posto, da limare, angoli da smussare?
Io credo che la chiave per risolvere tutto sia il lavoro e sia nei temi che ci sono chiari. Anche a livello nazionale nel partito c’erano state delle fratture e delle frizioni che poi sono state ricomposte in una meravigliosa segreteria dove il presidente è Bonaccini, il competitor nella competizione per la segreteria. Ma il giorno dopo si fa una segreteria forte, si mette Bonaccini alla presidenza del partito e si va avanti, si lavora sui temi. E alla stessa maniera stiamo facendo a Trapani. Sono molto orgogliosa di essere colei che è riuscita a mettere insieme le varie anime di questo partito e in questo senso lavorerò. Io voglio essere la segreteria di tutte e di tutti. Non a caso Salvatore Tarantino è stato nominato presidente del circolo. Sarà come me nelle battaglie che porteremo avanti. Così come tutti gli elementi del direttivo. La chiave è il lavoro, e lo sono i temi. Come dice la nostra segretaria Elly Schlein, la diversità è ricchezza e la chiave è trovare i punti di contatto.
Qui potete vedere l'intervista completa alla neo segretaria del PD di Trapani Astrid Di Pasquale:
E per la politica trapanese nei giorni scorsi c'è stata la decisione del TAR di Palermo che ha respinto il ricorso di Maurizio Miceli per le scorse elezioni amministrative. La maggioranza consiliare e la giunta Tranchida con una nota hanno commentato la sentenza del TAR di Palermo:
"Negli scorsi mesi, l'opposizione consiliare ha messo in dubbio la legittimità delle elezioni amministrative del 2023, ipotizzando gravi errori nella compilazione dei verbali da parte dei Presidenti di Seggio e chiedendo l'annullamento delle elezioni scorse. Un colpo di coda che cercava di minare sia il buon andamento dell'Amministrazione Comunale, paralizzandone l'azione, sia il principio democratico che ha visto riconfermare il sindaco Tranchida e la sua maggioranza in aula, oltre a creare un danno irreparabile ai cittadini tutti". "Oggi, esprimiamo grande soddisfazione circa i pronunciamenti del TAR di Palermo - continua la nota della maggioranza - che ha respinto il ricorso presentato da Maurizio Miceli avverso l’elezione del sindaco e del Consiglio comunale tutto ed inammissibile il ricorso presentato dalla candidata Giovanna Romano, prima dei non eletti nella lista Amo Trapani. Non abbiamo mai dubitato della legittimità del dato elettorale ed abbiamo aspettato la decisione dei giudici amministrativi, consapevoli del fatto che avrebbero deciso con scienza e coscienza nel rispetto della legge. Andiamo avanti ancora più sereni nella nostra azione politica con la certezza, per noi mai venuta meno, che la volontà elettorale del cittadino sia stata pienamente rispettata. Ai ricorrenti auguriamo di poter continuare a guardare al bene di questa città - conclude - con lo stesso senso di responsabilità che contraddistingue i consiglieri di questa maggioranza".Della decisione del TAR che ha respinto il ricorso di Miceli, abbiamo parlato con il consigliere di opposizione, Tore Fileccia, con il quale abbiamo parlato anche del Bilancio.
Fileccia, ci speravate nella decisione del Tar?
Ci speravamo, l’attesa che è cresciuta nel tempo, è cresciuta perché incarnava una sorta di speranza del restante 60% della popolazione Trapanese che Tranchida non lo ha votato. Era d’obbligo da parte di Miceli, che era il candidato sindaco fare il ricorso, perché quando si ha tre volte una variazione sul quorum per l’assegnazione dei seggi, quando si hanno due liste che superano di un voto soltanto il limite per fare scattare i seggi, e mi riferisco alla lista capitanata dal gruppo del PD e la lista capitanata dall’assessore La Porta, per la tranquillità di tutti, anche della maggioranza, era doveroso fare un accertamento su questi numeri. Accertamento che ha portato al rigetto del ricorso, sul quale noi, non è che nutrivamo grandi speranze, perché andare a far votare 29 sezioni, era una cosa un po’ remota, anche se in altri comuni è stata fatta. La sentenza, però, conferma gli errori che erano stati segnalati da Miceli. Le sentenze, ma, come dice il mio "amico" sindaco, Giacomo Tranchida, non si commentano ma si accettano.
Tore Fileccia, parliamo di Bilancio. Qualche giorno fa Tranchida ha detto: il bilancio è pronto, adesso dovete fare presto. Ma a quanto pare il bilancio ancora non è arrivato…
Non è arrivato a noi. il 21 ottobre, come sempre, per questa amministrazione, si fanno i proclami, si invita la minoranza, che si fa passare per brutta e cattiva. Ci invitano ad accorciare i tempi su un atto deliberativo che però non ci forniscono. Il Bilancio viene dato ai Revisori dei Conti che hanno venti giorni di tempo per analizzarlo e dare parere. Dopo questo parere, dovrebbero scattare i nostri venti giorni. Loro ci hanno detto di utilizzare i venti giorni di tempo dei Revisori per fare prima, ma non ce lo hanno consegnato, sono passati più di quindici giorni da quando i Revisori lo hanno nella disponibilità loro e noi non possiamo studiare nessuna carta. Non ci hanno dato la possibilità di valutare se andare incontro alla cittadinanza e accorciare i tempi, ci invitano a farlo ma non ci danno gli strumenti per farlo. Questa è l’amministrazione Tranchida.
Per quanto riguarda i ristori post alluvioni, ci sono stati i primi incontri dell’amministrazione comunale. Sul piatto c’è la richiesta di ulteriori ristori, si guarda al governo regionale che, dice Tranchida, è un governo di centrodestra e dovete chiedere a quelli dell’opposizione per sapere cosa si farà.
C’è sempre il gioco delle parti. Io capisco che facciamo politica e portare acqua al proprio mulino, per molti ma non per tutti, per fortuna, è una cosa basilare, perché crea consenso. Io ricordo l’onorevole Catania che in una trasmissione televisiva annuncia che sarebbero arrivati questi ristori, ed effettivamente sono arrivati. Ricordo, e devo fare un plauso all’onorevole Ciminnisi, perché quando si parla di danni alla popolazione, non ci sono colori politici. Dall’opposizione, dai Cinque Stelle, la Ciminnisi si è impegnata tantissimo per sollecitare il governo regionale. Ora c’è il tentativo, prima di critica, perché sono pochi, e ora a cercare l’intestazione, creando delle occasioni con 10 persone, dicendo che il comune si sta impegnando, sta sollecitando. Io inviterei, quando ci sono danni alle persone e ai commercianti, ad essere più delicati e non attaccare le parti. Sono arrivati i primi cinque milioni, attendiamo gli altri. Io il massimo, come dice che sta facendo l’amministrazione, lo pretenderei nella prevenzione. L’altro giorno ha piovuto cinque minuti e già c’erano strade di Trapani allagate. Io ho paura che i ristori del 2022 poi possano incarnare le problematiche del 2023.