Cateno De Luca, sindaco di Taormina, deputato regionale e soprattutto leader e fondatore di Sud Chiama Nord. Lei ha rilasciato una dichiarazione sulla norma salva ineleggibili all'Ars. Sud Chiama Nord non ha partecipato a quella votazione, chiariamo cosa accaduto?
Guardi, questa vicenda si è materializzata tra giovedì e venerdì notte, dopo che era stato esaminato il provvedimento di variazione che ci è stato sottoposto in commissione bilancio, ed ad un certo punto la maggioranza è uscita con questo provvedimento, al quale nè Sud Chiama Nord né, per onestà i Cinquestelle, non solo non lo hanno condiviso ma hanno votato contro. Preciso anche che la commissione Bilancio è composta da tredici commissari, sette della maggioranza che erano presenti, e 6 dell'opposizione, quindi, anche se avessimo voluto mettere in campo un'azione di ostruzionismo per fare mancare il numero legale, non sarebbe servito a nulla, perché il numero legale la maggioranza ce l'aveva e poteva comunque procedere a votarlo. Noi abbiamo voluto partecipare alla votazione e abbiamo votato No.
Onorevole De Luca, lei è il leader di Sud Chiama Nord, questo movimento che è nato lentamente per poi esplodere, ha ramificazioni in tutto il territorio siciliano ma adesso si va verso il Nord Europa. Oggi sarà a Trapani, e poi volerà verso il Piemonte e la Liguria, il Nord Italia. Qual è l'obiettivo che si è posto Sud Chiama Nord.
Sud Chiama Nord ci tengo a precisarlo è quello che ha immaginato, tanti anni fa, il leghista ante litteram Luigi Sturzo, un movimento del territorio che punta a valorizzare i palazzi municipale e i corpi intermedi. Noi abbiamo iniziato la nostra traversata nel deserto il 18 marzo 2007 con il movimento Sicilia Vera che si è poi evoluta del 25 settembre 2022, con le elezioni politiche e regionali nel progetto Sud Chiama Nord. Oggi siamo la prima forza politica in Sicilia, io sono arrivato secondo alle elezioni per la presidenza della Regione e puntiamo a strutturare il movimento in tutta Italia, in vista delle elezioni europee del giugno 2024. E' un lavoro intenso che sto portando avanti in prima persona, ma siamo l'unica forza civica che non fa parte delle coalizioni tradizionali, che ha avuto la capacità di eleggere otto deputati al parlamento siciliano e vincere nel collegio uninominale di Messina eleggendo un senatore e un deputato. Siamo riusciti in un'impresa che non ha, assolutamente, precedenti e oggi abbiamo le caratteristiche di un movimento con le mani libere che punta a creare una rete del civismo e soprattutto a cambiare la legge elettorale e questo modello di Stato.
Le elezioni in Brianza non sono state una passeggiata, molti dicono: è stato un risultato di poco conto, ma l'1,8 non è poco per chi parte dalla Sicilia, non ha agganci e fa una campagna elettorale a mani nude contro i big di quella zona. Si parte da questo 1,8 per le elezioni europee di giugno?
Io voglio ricordare a me stesso che quando la Lega presentava le liste in Sicilia e nel meridione aveva percentuali da prefisso telefonico. Che Cateno De Luca abbia conquistato in 25 giorni di campagna elettorale l'1,80% nel cuore della Lega, per noi il risultato è stato quello che doveva essere, ho fatto un test in prima persona, perché era utile in una competizione intermedia, prima delle europee, comprendere qual era l'appeal di un progetto nato appena un anno fa. Noi abbiamo preso dalla Sicilia l'1% alle elezioni politiche, quanto ha preso il gruppo dei moderati, composto da Lupi, dal presidente della Regione Liguria, dal sindaco di Venezia, dall'UDC, pensate un po' per fare paragoni, sembrano cifre ridicole ma vi assicuro che per conquistarle c'è un lavoro e una intuizione strategica che è stata messa in campo. Quel dato per noi è stato importante, dimostra che siamo persone pragmatiche e quell'1,80 in un collegio delle Europee del Nord Est o del Nord Ovest, per noi va benissimo rispetto alle percentuali che abbiamo in altri territori, perché poi il 4% lo si raggiunge con la media che si raggiunge in tutti gli altri collegi, ovviamente possiamo parlare della percentuale di oltre il 20% che abbiamo in Sicilia.
Qui potete vedere tutto la video intervista completa a Cateno De Luca