Mozione di sfiducia al sindaco. È stata invocata come atto di coraggio dal consigliere comunale di Marsala, Rino Passalacqua. Ebbene, è partita la caccia al dieci consiglieri per attenersi alla norma che la disciplina con la legge regionale nr° 35 del 1997 e più precisamente negli gli articoli 10 e 11.
Occorre prima di presentare la mozione, che siano trascorsi 24 mesi dalla sua elezione, altresi che non ci si trovi negli ultimi 180 giorni del mandato. Assodato che le condizioni siano presenti, necessita una motivazione.
L'atto va presentato all’ufficio del segretario comunale che lo trasmette al presidente del Consiglio correlato di parere di congruità tecnica. A scanso di equivoci il presidente del consiglio comunale ha un ruolo nella fattispecie di 'burocrate', come stabilito dalla normativa menzionata all'Art. 10, Mozione di sfiducia:
1- Il sindaco e la rispettiva giunta cessano dalla carica in caso di approvazione di una mozione di sfiducia votata per appello nominale dal sessanta per cento dei consiglieri assegnati o, nei comuni con popolazione fino a 15.000 abitanti, dai due terzi dei consiglieri assegnati, con arrotondamento all'unità superiore.
1 bis- La mozione di sfiducia nei confronti del sindaco non può essere proposta prima del termine di ventiquattro mesi dall'inizio del mandato né negli ultimi centottanta giorni del mandato medesimo.
2- La mozione di sfiducia deve essere motivata e sottoscritta da almeno due quinti dei consiglieri assegnati ed è posta in discussione non prima di dieci giorni e non oltre trenta giorni dalla sua presentazione. Se la mozione è approvata, si procede allo scioglimento del consiglio ed alla nomina di un commissario ai sensi del comma 4 dell'articolo 11.
Stanno lavorando alla redazione del documento l'ex assessore e il gruppo Civicamente, quindi i componenti di palazzo VII Aprile favorevoli sono cinque, a cui vanno aggiunti i due di Noi Marselesi, Coppola e Alagna. La Genna che ha aderito tecnicamente al gruppo Civicamente ma solo verbalmente e non per iscritto come previsto dal regolamento del funzionamento del consiglio comunale, dovrebbe essere l'ottava. La Martinico, eletta in FI, ha affermato che deve confrontarsi con il suo partito, che per voce del deputato regionale Pellegrino sostiene che:"Forza Italia a Marsala è all’opposizione del sindaco Massimo Grillo”, ma lui non sarebbe destinato alla decadenza. Un altro è Carnese dell'Mpa, valuterà in relazione agli argomenti, del collega di partito Vinci non è dato sapere, idem Accardi. Giacalone e la Milazzo di ProgettiAmo Marsala, dovrebbero aderire, dopo il trattamento riservato al fondatore ex vicesindaco Ruggieri. Ferrantelli si è detto disponibile a sfiduciare il sindaco qualora si raggiungesse una maggioranza idonea all’approvazione della mozione. Si sono presi in considerazione gli oppositori al primo cittadino e teoricamente, non solo porterebbero in aula l'atto, ma sarebbero sufficienti all'approvazione della Mozione di sfiducia, ma significherebbe 'tutti a casa'.
Comunque è un provvedimento che smascherebbe la sincera intenzione dei consiglieri all'opposizione, ossia interesse personale o 'bene comune', Sturiano dixit.
Vittorio Alfieri