E’ scontro sui ristori dopo che è stato depositato il primo ricorso per la richiesta di risarcimento danni per gli allagamenti dello scorso autunno che hanno messo in ginocchio commercianti e cittadini.
Già lo scorso anno, alcuni trapanesi, tramite l’avvocato Vincenzo Maltese, avevano inoltrato una diffida nei confronti dell’Amministrazione Tranchida. Secondo Maltese, infatti, i cittadini danneggiati volevano procedere con la fase della mediazione civile, ma il Comune di sarebbe rifiutato di confrontarsi in quanto non responsabile di quanto accaduto.
Ora si attende la fissazione della prima udienza, dopodichè parola ai giudici.
Sulla vicenda, però, sono intervenuti il sindaco e l’assessore Lele Barbara.
«Si prende atto – dicono Tranchida - della propagandata iniziativa legale dell’ avvocato Vincenzo Maltese in ordine agli eventi alluvionali del 26 settembre 2022 e successivi a Trapani. Ferma restando la libertà di qualunque cittadino di rivolgersi all'Autorità giudiziaria per la tutela delle proprie ragioni, si può solo evidenziare come un'attenta, scrupolosa e approfondita istruttoria della vicenda abbiano fatto emergere come i danni subiti dalla città di Trapani, e da altri Comuni siciliani, e dai cittadini in quelle date siano la conseguenza di eventi di estrema eccezionalità che escludono una responsabilità dell'Ente, che, in ogni caso. ha stipulato apposita polizza assicurativa”.
Poi una puntualizzazione: “Questa amministrazione, attraverso fitte e assidue interlocuzioni con la Regione siciliana, ha combattuto e continuerà a combattere per fare in modo di massimizzare i ristori a seguito della dichiarazione dello stato di calamità/emergenza”.
“Pur non temendo esiti sfavorevoli dalle azioni legali, - concludono Tranchida e Barbara - questa amministrazione ovviamente rispetterà le decisioni della Giustizia».