La provincia di Trapani in fondo alla classifica del Sole 24 Ore sulla qualità della vita. Anzi, sempre più in fondo. Perchè il Trapanese perde ben sei posizioni rispetto allo scorso anno e adesso si trova al 99esimo posto nella classifica stilata dal Sole 24 Ore sulla qualità della vita. (Qui tutti i dati)
Ad arretrare è però tutta la Sicilia. Tra i nove capoluoghi di provincia maglia nera Caltanissetta, penultima nella classifica generale (106esima): fa peggio solo Foggia. Tonfo di Siracusa, che perde ben 14 posizioni e si piazza al 104esimo posto.
Le prime siciliane sono Ragusa (86esima) e Messina (89esima). Rispetto all'anno scorso, perdono terreno anche Agrigento (94esima), Palermo (95esima) e Trapani (99esima). Enna fa meglio della precedente rilevazione (+10) e sale al 90esimo posto, poco più in basso Catania (92esima).
Guardando ai singoli indicatori tanta bassa classifica ma qualche significativa eccezione: per esempio Enna è seconda assoluta per “gender pay gap”, ovvero nel settore privato gli stipendi delle donne non sono molto diversi da quelli degli uomini. Agrigento è prima per “amministratori locali con meno di 40 anni”.
Sono 90 gli indicatori statistici alla base dell'indagine, di cui 46 aggiornati al 2022 e 36 al 2023 e presentano una serie di novità inserite per riuscire a stare al passo con i cambiamenti sociali in corso: l'indice dei progetti finanziati dal Pnrr, l'indice della solitudine, le farmacie, le famiglie con Isee sotto i 7mila euro, il gender pay gap, consumo di farmaci contro l'obesità, lavoratori domestici e l'aumento delle temperature. Dieci gli indici sintetici inclusi nell'indagine che aggregano più parametri: Qualità della vita di giovani, bambini e anziani, Qualità della vita delle donne, Ecosistema urbano, Indice della criminalità, Indice di sportività, Indice del clima, ICity Rank sulle città digitali, composto da Amministrazioni digitali e Città aperte.