Sventato, al carcere di Trapani, un tentativo di fuga messo in atto da due detenuti reclusi nella sezione Mediterraneo”. Avevano già praticato un buco nella parete della loro cella.
A mandare a monte il loro piano, gli agenti della polizia penitenziaria che durante un controllo hanno scoperto il foro.
La tentata evasione è stata messa in atto due giorni fa, ma la notizia è trapelata soltanto questa mattina. Un plauso agli agenti in servizio al Pietro Cerulli è giunto da Rocco Parrinello, segretario provinciale del Coordinamento nazionale polizia penitenziaria.
Non è la prima volta che all'istituto penitenziario del capoluogo si verificano episodi del genere. Nel 2019 un detenuto albanese, Luca Leke, riuscì ad evadere. Era rinchiuso nel nuovo reparto della casa circondariale ma quando i poliziotti sono andati a prelevarlo per farlo rientrare dopo l’ora di aria si sono accordi che l'albanese era fuggito, scavalcato le mura di cinta del penitenziario. Il detenuto, che nel 2017 era evaso dalle carceri di Civitavecchia, venne catturato nelle campagne tra Dattilo e Fulgatore dai carabinieri e dagli agenti del Nucleo investigativo centrale della Polizia Penitenziaria a conclusione di una serrata caccia all'uomo
Purtroppo il carcere di Trapani non è nuovo a questi episodi, un mese fa ci fu una rivolta con un intero piano distrutto.