Continua, a Palermo, il processo abbreviato a Giovanni Luppino, l'uomo che era con Matteo Messina Denaro quando il boss è stato arrestato, un anno fa. Luppino si è sempre difeso dicendo che ignorava la vera identità del boss, e che stava facendo solamente un favore ad una persona amica di un conoscente, Andrea Bonafede, che voleva essere accompagnata per andare a fare le chemioterapia a Palermo, dato che stava male.
Ma la versione di Luppino regge poco, ed oggi se ne è avuta conferma in tribunale, perchè è stato chiamato un imprenditore che ha raccontato come lo stesso Luppino, a fine 2022, cerco di estorcergli del denaro dicendo che serviva per la latitanza di Messina Denaro. L'imprenditore lo mandò via, minacciandolo che avrebbe chiamato i carabinieri.
La Procura contesta a Luppino i reati di mafia, favoreggiamento aggravato e procurata inosservanza di pena