Informativa
Questo sito o gli strumenti terzi da questo utilizzati si avvalgono di cookie necessari al funzionamento ed utili alle finalità illustrate nella cookie policy.
Se vuoi saperne di più negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie, consulta la cookie policy.
Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie. I cookie ci aiutano a fornire i nostri servizi.
Utilizzando tali servizi, accetti l'utilizzo dei cookie. Cookie Policy   -   Chiudi
26/01/2024 02:00:00

Sicilia, ai Comuni funzioni di Polizia amministrativa. Oltre due milioni per i Teatri

Il governo Schifani ha approvato il disegno di legge contenente le norme di attuazione del comma 4 dell'articolo 31 dello Statuto siciliano che prevede il trasferimento ai Comuni delle funzioni di polizia amministrativa, così come avviene già nel resto d’Italia. In particolare, si tratta delle disposizioni previste dagli articoli 68 e 69 del Testo unico delle leggi di pubblica sicurezza, che riguardano il rilascio di licenze per lo svolgimento di spettacoli, manifestazioni pubbliche e attività similari da parte dell'autorità locale.

Nel testo, che si compone di 4 articoli, si specifica che il trasferimento non determinerà oneri aggiuntivi a carico dei Comuni o della stessa Regione, in quanto la portata delle nuove funzioni è assimilabile a quella di procedimenti autorizzativi comunali ordinariamente gestiti con personale già in servizio. E ancora che, i provvedimenti adottati e le segnalazioni ricevute saranno comunque comunicate al prefetto territorialmente competente che avrà potere di sospensione o annullamento per motivate esigenze di pubblica sicurezza.

Il disegno di legge, approvato dalla giunta nella seduta di stamattina, nasce dall'esigenza di applicare le forme di semplificazione in materia di autorizzazioni, licenze e concessioni che in Sicilia sono ancora di competenza dell'autorità pubblica statale. Nelle Regioni a statuto ordinario tali funzioni sono state trasferite agli enti locali attraverso un decreto del presidente della Repubblica del 1977. Il testo passerà ora al vaglio dell’Ars e successivamente alla Commissione paritetica prevista dall'articolo 43 dello Statuto.

                                                                                    ******

Oltre due milioni di euro per ristrutturare i teatri - Oltre due milioni di euro per riqualificare 13 teatri siciliani. Lo prevede un decreto dell’assessorato regionale dei Beni culturali che impegna le somme per lo scorrimento della graduatoria che era rimasta priva della copertura finanziaria. Si tratta di interventi destinati alla ristrutturazione, al ripristino e alla messa in sicurezza degli edifici. «Attraverso questi fondi – afferma l’assessore Francesco Paolo Scarpinato – preserviamo luoghi simbolo dei territori e, al tempo stesso, mettiamo in circolo economie consentendo a tecnici, aziende e operatori del settore di prestare la propria opera».

Le somme, che ammontano complessivamente a 2,34 milioni di euro, sono già disponibili e i beneficiari possono avviare le procedure di spesa. Nel dettaglio, i finanziamenti sono così ripartiti per provincia:

Agrigento: ex cinema Odeon, 231mila euro euro; sala teatro “Luigi Pirandello nel cerchio del caos”, 196 mila euro; teatro ex chiesa di San Libertino, 231 mila euro.
Caltanissetta: teatro Antidoto di Gela, 207 mila euro; teatro Gaudium della Casa del Fanciullo di Campofranco, 184 mila euro.
Catania: Piccolo teatro della Città, 184 milaeuro; teatro Grotta Smeralda 79 mila euro; ex cinema Palumbo di Paternò, 230 mila euro.
Messina: cineteatro comunale Aurora di Sant’Agata di Militello, 181 milaeuro.
Palermo: teatro Santa Cecilia,186 mila euro.
Ragusa: teatro di Donnafugata, 135 mila euro.
Siracusa: sala concerti Afam di Floridia, 177 mila euro.
Trapani: cineteatro San Gaetano di Pantelleria, 122 mila euro.

                                                                                           ******

 Piano di reclutamento per 117 funzionari - Nuove assunzioni nella Regione Siciliana per la gestione dei fondi di coesione. Il governo Schifani ha infatti deciso di aderire all'avviso della presidenza del Consiglio dei ministri relativa al Programma nazionale di assistenza tecnica capacità per la Coesione 2021-2027 (Pn CapCoe) che prevede il sostegno finanziario dello Stato per il reclutamento a tempo indeterminato di un contingente di funzionari direttivi che può arrivare fino a 117 unità. Tra i profili professionali individuati ci sono: 65 specialisti in attività amministrative e contabili, 5 ingegneri, 5 architetti, 5 geologi, 6 avvocati, 9 specialisti informatici, 6 specialisti in materie giuridiche, 5 specialisti della transizione ecologica, 6 addetti all'analisi statistica e 5 addetti alla comunicazione istituzionale.

«La Sicilia - dice il presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani – ha deciso di aderire al Programma con l'obiettivo di rafforzare la capacità amministrativa dell’amministrazione regionale nell’attuazione delle Politiche di coesione. È nostra intenzione ampliare e innovare le capacità progettuali, gestionali e organizzative della macchina Regione. Un’opportunità per favorire la progettazione e la spesa dei fondi extraregionali». Le assunzioni previste nelle sette Regioni del Mezzogiorno sono 2.129 e la selezione avverrà su base nazionale. Il reclutamento si svolgerà nel rispetto dei diversi livelli di priorità di ricerca dei profili professionali.

Il processo di assunzione sarà gestito attraverso una o più procedure per esami dal dipartimento nazionale per la Funzione pubblica, che si avvarrà della Commissione per l’attuazione del progetto di riqualificazione delle Pubbliche amministrazioni (Ripam). Al termine della procedura selettiva, i vincitori del concorso pubblico, che saranno inquadrati in Sicilia (nel livello iniziale della categoria D del contratto collettivo regionale di lavoro del comparto non dirigenziale della Regione), frequenteranno un corso di formazione sulle politiche di coesione di durata non superiore a tre mesi.