In base ad un errore nel calcolo della pensione, l'Inps ha chiesto indietro ad un ex vigile del fuoco di Trapani la somma di tremila e 500 euro decurtando la cifra mensilmente.
Ora la Corte dei conti restituisce le somme condannando l’Ente previdenziale. La vicenda risale a quasi 8 anni. L’Inps ha rilevato un «indebito» nella pensione del vigile andato in quiescenza nel 2016, dopo 40 anni di servizio.
Una decurtazione che ha creato un danno al pensionato che si è rivolto allo studio Palermitano, facendo ricorso e richiedendo indietro le somme sottratte. La Corte dei conti, accogliendo il ricorso, ha fatto valere il principio del «legittimo affidamento».
Ha rilevato, infatti, che mentre il pensionato si è legittimamente affidato al calcolo pensionistico fatto nel 2016, è stato illegittimo l’agire dell’Inps che dopo 5 anni ha preteso di recuperare 3.500 euro a fronte di un calcolo sulla pensione non effettuato nel 2016.