Dopo il sit-in di venerdì, trattori e camion, provenienti da ogni angolo della provincia di Trapani, sabato mattina hanno attraversato le strade del centro di Marsala. La manifestazione di protesata degli agricoltori dalle principali segreterie provinciali di settore, incluse Confsal e Copagri, ha visto anche l'unione dei contadini locali e dell'associazione "I Guardiani del Territorio".
La "stato di agitazione" degli agricoltori del Trapanese, ha come obiettivi gli interventi urgenti da parte del governo nazionale e di quello regionale. Tra le richieste principali, vi è il ristoro immediato per i danni subiti durante le recenti calamità naturali e la liquidazione delle misure agroambientali.
Inoltre, gli agricoltori chiedono il pagamento immediato di aiuti per il caro energia e la possibilità di utilizzare crediti d'imposta per l'acquisto di mezzi di produzione. Queste richieste saranno al centro di un incontro a Roma tra il segretario regionale Confsal, Cipriano Sciacca, e il ministro dell'Agricoltura, Francesco Lollobrigida, previsto per martedì.
Se le richieste non verranno ascoltate la protesta potrebbe protrarsi indefinitamente coinvolgendo altre province siciliane. Criticando la scarsa partecipazione politica all'evento, gli agricoltori sottolineano l'importanza di essere ascoltati per evitare possibili tensioni sociali. La vendita a prezzi bassi del vino sfuso è un altro problema urgente da risolvere. Gli agricoltori chiedono un prezzo minimo garantito per il conferimento delle uve alle Cantine Sociali al fine di sostenere il reddito dei viticoltori.
La manifestazione che si è tenuta a Marsala è un segnale forte dell'aggravarsi delle condizioni economiche degli agricoltori siciliani e l'appello per un intervento immediato da parte delle autorità competenti.
Il Sindaco di Petrosino Giacomo Anastasi e l’assessora all'Agricoltura Caterina Marino hanno preso parte alla manifestazione di Marsala, esprimendo la completa solidarietà e sostegno dell’Amministrazione a tutti gli agricoltori. “L'agricoltura è un settore fondamentale per la nostra comunità e per l'intera economia del nostro Comune - dichiarano il Sindaco Anastasi e l’Assessora Marino -. Gli agricoltori sono i veri custodi del nostro territorio, lavorano instancabilmente per produrre vino e prodotti alimentari di qualità e facendo da vero e proprio presidio ambientale e territoriale. Ma è anche doveroso evidenziare le numerose sfide che devono affrontare: le criticità legate all’approvvigionamento idrico, la mancanza di liquidità per portare avanti l’annata agraria, i prezzi dei prodotti agricoli in costante calo, il cambiamento climatico, solo per citarne alcuni. È nostro dovere istituzionale portare queste sollecitazioni a istituzioni superiori, cercando soluzioni concrete e immediate che possano alleviare le difficoltà che il settore agricolo sta affrontando. Rivolgiamo perciò un appello a tutte le istituzioni, a livello locale e nazionale, affinché si ponga maggiore attenzione alle necessità degli agricoltori e si adottino politiche utili a sostenere questo settore così strategico alle nostre latitudini. Dobbiamo promuovere incentivi e agevolazioni, semplificare le procedure burocratiche e creare un ambiente favorevole all'innovazione e allo sviluppo dell'agricoltura - concludono il Sindaco e l’Assessora -. Se ciò venisse meno, si correrebbe il rischio di lacerare ulteriormente il nostro tessuto socio economico”.
Sulla grave crisi del coparto agricolo interviene anche il network e movimento marsalese "La città che vorrei" che ritiene che la politica locale abbia il dovere di rappresentare le istanze degli agricoltori presso la Regione e il Governo nazionale, chiedendo con decisione aiuti concreti a sostegno della produzione locale. "I produttori del settore agricolo e vitivinicolo vanno ascoltati e supportati concretamente - si legge in una nota del network -. Riteniamo che particolare attenzione debba essere dedicata ai piccoli e medi coltivatori e produttori del territorio.
Queste le proposte delle cose che bisogna fare - Riteniamo che particolare attenzione debba essere dedicata ai piccoli e medi coltivatori e produttori del territorio. Ecco le cose che bisogna fare: attuare tutte le misure ad incentivare la produzione di prodotti locali e la loro certificazione di qualità, partendo da vino ed olio; trovare soluzioni per ridurre le imposte sulle materie prime (carburanti, fertilizzanti, ecc); agevolare il recupero e la concessione dei terreni incolti e delle aree rurali, sia per
produzioni tradizionali che per produzioni innovative ad elevato valore aggiunto; stabilire insieme ai piccoli e medi produttori un prezzo equo e ragionevole per i sottoprodotti e per i prodotti finiti (vino, olio, ecc), diminuendo la differenza che esiste con le altre
Regioni; consentire ai produttori di raggiungere i canali di vendita per i loro prodotti, sia sui mercati locali che su quello globale; valorizzare e promuovere il prodotto agricolo locale con adeguate iniziative di carattere economico e sociale. "Inseriremo questi e altri punti nei nostri documenti programmatici - conclude la nota - con piena disponibilità a parlarne con gli operatori del settore agricolo e vitivinicolo".