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13/03/2024 06:00:00

Crisi dell'agricoltura: ci sono i fondi nazionali per la peronospora ma si attende tutto il resto...

Da mesi ormai gli agricoltori trapanesi e siciliani in generale protestano per i loro diritti negati e adesso attendono risposte concrete da parte delle istituzioni. Lo hanno fatto portando i loro mezzi agricoli sulle strade della siciliane, dalla Valle del Belice ai tanti altri comuni del trapanese, dall’agrigentino al nisseno, alle Madonie, a Marsala e alla Diga Trinità.

I 25 milioni di euro di ristori per due anni per i danni causati dalla peronospora stanziati dalla Regione Sicilia a fronte dei 350 mln di danni certificati dalla stessa Regione nell’anno 2023, non sono sufficienti per il comparto allo stremo e poi gli effetti del conflitto russo-ucraino con l’aumento del costo delle materie prime e la conseguente riduzione dei consumi e del costi di produzione.

Alcune delle richieste - Gli agricoltori chiedono l’assegnazione delle quote di reimpianto della superficie vitata nazionale.  L'attivazione della pratica della “vendemmia verde” per tentare il recupero fisiologico delle piante di vite compromesse dagli attacchi di peronospora ottenendo un sussidio stabilito dalle norme comunitarie. Per i danni poi chiedono di mettere in pratica la legge 102 del 2004 che dice che se c'è un danno superiore al 30%, gli agricoltori hanno il diritto ad avere un ristoro fino all'80%. Ed ancora il prezzo minimo garantito delle uve conferite.

Tra le tante manifestazioni che sono state organizzate, specie tra gennaio e febbraio, quella davanti a Palazzo d'Orleans sede della Regione Siciliana, la grande manifestazione che ha radunato per due giorni gli agricoltori a Marsala conn 200 trattorio che hanno  sfilato per le vie cittadine. 

 E ultima in ordine di tempo, la scorsa settimana, la protesta alla Diga Trinità che non riesce a trattenere l'acqua necessaria per il fabbisogno delle colture del trapanese disperdendo gran parte dell'acqua in mare.

La situazione attuale - Riguardo alla peronospora si attende sempre il decreto dell'assessorato regionale. Per quel che riguarda la situazione della Diga Trinità non ci sono novità, si attende la relazione sulla tenuta sismica che sarà consegnata il 22 marzo, così come detto dal sindaco di Petrosino Giacomo Anastasi che ha partecipato al tavolo tecnico presso l’assessorato all’Agricoltura di Palermo per affrontare la situazione della diga castelvetranese. Riguardo alla misura investimenti (stessi fondi Ocm vino) c'è il bando con i soliti e consueti requisiti che privilegiano i privati/imbottigliatori. Per la vendemmia verde si attende la pubblicazione del bando annunciato dall'assessore Luca Sammartino con una dotazione finanziaria di 25 milioni di euro.

In arrivo sette milioni di ristori per la peronospora dal governo nazionale - Ci sono i primi ristori per le aziende vitivinicole che nel 2023 hanno dovuto fare i conti con la peronospora. Il Decreto che stanzia sette milioni di euro di aiuti è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 6 marzo. Agea promette che le imprese aventi diritto potranno presentare le domande, precompilate e in forma automatica, entro 45 giorni dalla pubblicazione, quindi in aprile. Gli interventi compensativi per i danni subiti prevedono contributi per la ripresa economica e produttiva, compresa la riduzione dei contributi Inps e la proroga delle rate dei mutui, come previsto dal cosiddetto “Decreto legge asset”. Interessate alla misura le aziende agricole di undici regioni: Abruzzo, Basilicata, Calabria, Lazio, Molise, Campania, Puglia, Toscana, Sicilia, Umbria e Marche. Ma c'è da dire che ancora non si sa come verranno ripartiti questi fondi a livello regionale. 

L'Agea assicura accrediti rapidi - Con una nota l'Agenzia per le erogazioni in agricoltura spiega che "il sistema di presentazione della domanda già pianificato sarà quello automatico, già utilizzato in maniera celere e efficiente da parte di Agea per altre fattispecie come quella dei pagamenti effettuati sull'emergenza di crisi, che permetterà anche per l'erogazione degli aiuti per la peronospora di azzerare la burocrazia e semplificare al massimo l'erogazione, a strettissimo giro, dei pagamenti a favore dei vitivinicoltori interessati entro i termini stabiliti dal Dm in questione in quanto lo stesso viticoltore dovrà soltanto confermare e firmare il modulo di domanda automatico pre-compilato e pre-validato dal Sian grazie ai dati e alle informazioni di vendemmia già raccolte antecedentemente".