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21/03/2024 06:00:00

Le indagini sui vertici di Cantina Europa. Cosa sappiamo

 «Cantine Europa smentisce che sia stato notificato l’avviso di chiusura indagini e che vi siano ipotesi contestate in cui l’etichetta di Pinot sarebbe stata posta in commercio con vinificazione di altre uve». Lo scrivono in una nota gli avvocati Federico Lucarella e Paolo Paladino, legali di Nicolò Vinci e Salvatore Saladino, rispettivamente presidente e vicepresidente di Cantine Europa in merito all’indagine condotta dalla Procura della Repubblica di Marsala.

Al riguardo gli avvocati sottolineano «nelle informazioni di garanzia notificate non vi è alcun riferimento, né all’etichetta Pinot, né tanto meno al fatto che fosse stato prodotto con uva diversa “…di minor pregio..”».

«La scorsa settimana - prosegue la nota - sono stati notificati esclusivamente avvisi di garanzia ed eseguita un’acquisizione documentale, spontaneamente prodotta dalla Cantina a richiesta della Guardia di Finanza. La Cantina che, come avvenuto in passato, si è sempre sottoposta a qualsiasi verifica di legalità, collaborando con le forze dell’ordine, assicura a tutti i soci e clienti l’assoluta correttezza del suo operato e il rinnovato impegno per far emergere l’infondatezza di qualsiasi ipotesi di reato e si riserva l’immediata presentazione di denuncia nei confronti dei responsabili della fuga di notizie in violazione del segreto istruttorio e della diffusione di false notizie, nonché dei responsabili di strumentali iniziative delatorie con finalità di destabilizzazione dell’amministrazione della Cantina e della sua specchiata immagine».

Questa la nota dei legali. In realtà le acque, in una delle principali cantine della Sicilia occidentale, sono un po' agitate. Le indagini della Procura di Marsala e della Guardia di Finanza vanno avanti da quattro anni. Già nel 2022 Tp24 aveva dato notizia degli accertamenti in corso.Oggetto delle indagini è il possibile cambio di tipologia di uve, trasformate da Grillo a Pinot Grigio (molto più redditizio ). Sono state acquisite le copie dei catastini dei vigneti di alcuni soci, le bollette e le ricevute per il conferimento dell'uva, e le documentazioni relative ai pagamenti. 

Indagate sono, al momento, 23 persone. Segno che la Guardia di Finanza indaga su ipotesi di reato bene definite. Tra gli indagati ci sono anche soci storici, ignari,magari, della possibile truffa, e che hanno pochi ettari di vigneti. Per tutti loro l'accusa è di falso ideologico e frode in commercio, con l'aggravante che la truffa riguarda "alimenti o bevande la cui denominazione di origine o geografica o le cui specificita' sono protette dalle norme vigenti" quale appunto il vino Igt Sicilia. 

Anche l'arco temporale non è generico ma ben individuato. Gli investigatori si stanno concentrando sugli anni 2020 e 2021. Agli indagati, sono state chieste le copie della loro documentazione sulle uve  vendute in cantina in quelle due vendemmie e le copie dei registri. 

Gli indagati principali, invece, sono quattro, con ruoli di responsabilità all'interno dell'azienda: il presidente della Cantina Europa, Nicolò Vinci (1981), Giuseppe Genna (1958), addetto ai registri vinicoli, Giacomo Massimo Spanò (1974), enotecnico, Baldassare Antonio Buffa (1975) enotecnico e responsabile vendite del vino.