La Sicilia Occidentale protagonista alle fiere del turismo europee. Dopo Riga e Monaco, la provincia di Trapani si è messa in mostra alla Ferien Messe di Vienna, dal 14 al 17 marzo, la fiera di riferimento in Austria.
Nei 4 giorni di apertura al pubblico, Ferien ha accolto oltre 100mila visitatori. L’Italia è la destinazione principale per una vacanza all’estero degli austriaci. Nel 2023 I viaggi dei turisti austriaci verso l’Italia sono stati circa 2.475.000, di cui 1.615.400 viaggi con 4 pernottamenti e oltre. Il 23,4%)
“Non siamo abbastanza conosciuti come si può immaginare. Abbiamo bisogno di tanta promozione. Riuscire a raccontare il territorio dal vivo è tutta un’altra cosa”, racconta Paolo Salerno di Trapani Welcome, organizzatore della spedizione nelle fiere europee, operatore turistico da sempre attento osservatore del settore.
Salerno da anni punta sul turismo, e su una promozione del territorio fatta con criterio. “Tutti dicono qualcosa sul turismo, poi si sprecano grandi risorse. La nostra è una scommessa. Noi nel nostro piccolo abbiamo portato avanti questa iniziativa. Le persone arrivano in aeroporto e non sanno dove andare, perchè non conoscono conoscono il territorio. Il materiale che abbiamo presentato è stato molto apprezzato. Abbiamo fatto ferie low cost, spesso si sprecano risorse”, spiega Salerno.
“Molto interesse ad esempio c’è stato a Riga, dove è venuto a trovarci l’ambasciatore italiano in Lettonia. L’attenzione ci può essere anche con poche risorse. Non bisogna spendere necessariamente tanti soldi”, Salerno è molto critico sulle partecipazioni in massa alla Bit. “Bisogna esplorare nuovi mercati dove possiamo giocarci meglio le nostre carte”.
Il pubblico che si è avvicinato allo stand in fiera era di fascia alta.
Di recente Ryanair per la summer 2024 ha comunicato che volerà su Palermo tutti i giorni della settimana mentre restano 4 i collegamenti diretti con Austrian airlines. Inoltre a circa 50 chilometri c’è l’aeroporto di Bratislava che ha collegamenti diretti con l’aeroporto di Trapani.
Una delegazione dell’ambasciata d’Italia a Vienna ha incontrato gli operatori del settore.
Il comune di Erice e il comune di San Vito Lo Capo sono stati gli unici enti pubblici partecipanti al progetto insieme ai privati della provincia di Trapani.
Paolo Salerno è socio fondatore dell’aeroporto di Trapani Birgi, anche se ha una quota minima.
“Conosco la realtà di Birgi, da 30 anni partecipo alle assemblee. La situazione è brutta perchè i soldi ci sono fino al 2025, bisogna essere coerenti e dire che l’aeroporto è in difficoltà”.
Anche perchè come tutti i piccoli aeroporti è tenuto sotto scacco da Ryanair. La compagnia irlandese adesso vorrebbe 700 mila euro da Airgest per i danni provocati dai passeggeri arrivati da Catania. “E’ una cosa folle, la dice lunga su quello che può essere un operatore come Ryanair. Catania se ne sta fregando”.
Birgi è in vendita? “La Regione ha detto nell’ultima assemblea che voleva vendere quote, e ha dato incarico a Ombra di cercare partner. Non si fa così. La Regione deve convocare un tavolo pubblico, se vuole vendere deve dirlo pubblicamente” aggiunge Salerno.
Per l’imprenditore e operatore turistico non ci sono alternative per lo scalo trapanese: “Bisogna parlare di un polo unico della Sicilia occidentale”. Accorparsi con Palermo è la via da intraprendere.
Ecco l’intervista integrale.