Trentanove anni fa, il 2 aprile 1985, un attentato mafioso sconvolse la città di Trapani. Un'autobomba uccise la signora Barbara Rizzo, 30 anni, e i suoi figli gemelli Giuseppe e Salvatore Asta, di 6 anni. Il giudice Carlo Palermo, obiettivo dell'attentato, rimase miracolosamente illeso. L'attentato avvenne sulla strada provinciale che collega Trapani a Erice, in località Pizzolungo.
La strage di Pizzolungo fu un atto di terrorismo mafioso che aveva lo scopo di intimidire e fermare il lavoro del giudice Palermo.
Fino a venerdì la città di Erice ha programmato una serie di manifestazioni per commemorare il 39° anniversario della strage. Il tema di quest’anno è “La verità illumina, la verità dà coraggio”, ispirato alle parole di Aldo Moro.
La settimana di eventi, organizzata dal Comune di Erice, nel cui territorio avvenne la strage e dall’associazione Libera, vuole essere un momento di memoria e impegno per non dimenticare le vittime innocenti della mafia e per continuare a cercare la verità.
La settimana del “Non ti scordar di me” si aprirà martedì 2 aprile con la cerimonia di commemorazione sul luogo della strage. Mercoledì 3 aprile si terrà un incontro con Agnese Moro, figlia di Aldo Moro, e Margherita Asta, figlia di Barbara Rizzo.
Giovedì 4 aprile è in programma una performance teatrale dal titolo “Lunga è la notte”, un omaggio ad Aldo Moro e Peppino Impastato. Venerdì 5 aprile si terrà un convegno sul tema “Verità, giustizia e informazione” e la premiazione del concorso giornalistico intitolato a Santo Della Volpe.