Altro che fare rete. A Marsala si è sempre più divisi sulle strategie di promozione turistica del territorio. Proprio nei giorni del Festival del Turismo si consuma lo strappo tra il sindaco Massimo Grillo e il Distretto turistico della Sicilia Occidentale.
Grillo in questi giorni sta concretizzando uno dei suoi obiettivi: far uscire Marsala dal Distretto. Un’uscita piena di polemiche, perchè per il sindaco di Marsala la gestione è troppo “trapani centrica” e ha contestato l’utilizzo delle risorse. Da qui lo scontro con la presidente del Distretto, Rosalia d’Alì che respinge con fermezza le accuse di cattiva gestione e di mancanza di trasparenza, definendole "false" e "strumentali".
D'Alì ribatte che i bilanci del Distretto sono "trasparenti e puntuali" e che tutte le azioni intraprese sono state fatte "a beneficio dei territori" e "con la logica del lavoro di squadra".
Intanto sabato a Marsala c’è stato il Festival del Turismo, giunto alla settima edizione, e che raggruppa gli operatori turistici. Non tutti, ovviamente. Ma c’è da dire, ad esempio, che le due principali associazioni di strutture ricettive nel territorio sono completamente disallineate. Per l’A.S.E, che riunisce le strutture extralberghiere il sindaco fa bene ad uscire dal distretto. C’è un’altra associazione, l’Ast, l’Associazione strutture turistiche, che invece vorrebbe che il Comune resti nel distretto.
Intanto alcuni numeri interessanti sono venuti fuori dal Festival del Turismo di Marsala.
Ad esempio il fatto che la maggior parte dei viaggiatori che arriva all’aeroporto di Trapani Birgi non si ferma in provincia di Trapani ma usa il “Vincenzo Florio” come scalo di passaggio e poi va altrove.
“I dati parlano chiaro, prendiamo la Lettonia, su 10 mila arrivi solo 3500 si sono fermati in provincia di Trapani. Significa che non si conosce abbastanza il territorio, per questo siamo andati nelle fiere del turismo in Lettonia, Estonia e Polonia” spiega Paolo Salerno, di Trapani Welcome. E’ significativo il dato di chi arriva a Birgi da Riga, Billund (in Danimarca) e Bratislava. In molti non pernottano neanche una notte.
Per questo, dice Salerno, c’è bisogno di pensare a strategie di promozione diverse, a far conoscere il territorio.
Le ultime statistiche ci dicono che nel 2023 in provincia di Trapani sono arrivate 820 mila persone, tra italiane e straniere, in base ai dati ufficiali che sono sempre al ribasso rispetto alla realtà, perchè non prende in considerazione tutte le strutture non registrate (e sono molte). Un dato comunque in crescita, anche rispetto al 2019, anno pre-covid.
Sono stati sempre San Vito lo Capo, Trapani e Marsala i comuni con più arrivi nel 2023.
C’è bisogno, appunto, di approcci innovativi nella promozione di un territorio e di una destinazione turistica. Di questo ha parlato Federico Massimo Ceschin, uno degli esperti del settore, professore all’Università di Roma Tor Vergata: “Dobbiamo smettere di concentrarci sull'offerta, e bisogna concentrarci sulla domanda. I visitatori continueranno a venire in Italia, ma la bellezza non è sufficiente se non è fruibile, integrata e se non offre effettiva accoglienza e non c’è una rinnovata capacità di ascoltare. L’epoca del turismo di massa è finita, con l’intelligenza artificiale abbiamo la possibilità di conoscere prima il turista”.
“L’obiettivo del Festival è offrire un servizio migliore ai turisti. Ci sono numeri incoraggianti, il ponte del 25 aprile ha fatto registrare il sold out nelle strutture ricettive”, dice Fabio Alba, presidente dell’Associazione strutture extralberghiere tra gli organizzatori del Festival.
Era presente anche l’amministrazione comunale di Marsala, il Comune ha patrocinato l’evento, con l’assessore Ignazio Bilardello che ha presentato il progetto degli eventi culturali per l’estate. Ecco il servizio e le interviste.