Informativa
Questo sito o gli strumenti terzi da questo utilizzati si avvalgono di cookie necessari al funzionamento ed utili alle finalità illustrate nella cookie policy.
Se vuoi saperne di più negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie, consulta la cookie policy.
Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie. I cookie ci aiutano a fornire i nostri servizi.
Utilizzando tali servizi, accetti l'utilizzo dei cookie. Cookie Policy   -   Chiudi
16/05/2024 07:55:00

Il pokerino di Matteo Messina Denaro

Un gruppo whatsapp come ce ne sono tanti oggi, tra amici, parenti o colleghi di lavoro. Quello di cui parliamo si chiama "Pokerino beverino" ed è il gruppo trovato nel telefonino di Lorena Lanceri, la "vivandiera" di Matteo Messina Denaro, all'interno del quale si vede una foto del boss con la testa bassa e le mani sul volto - perché quella sera il "medico" Franceso Salsi, il nome con il quale partecipava alla chat per le serate al tavolo di gioco - aveva perso. 

Mentre le forze dell'ordine cercavano il boss in tutto il Paese o in giro per il mondo, Messina Denaro trascorreva almeno una serata a settimana al tavolo da poker. E' questa la scoperta fatta dai carabinieri del Ros e dalla Procura di Palermo, ennesimsa conferma di come il capomafia sia riuscito a condurre una vita normale nonostante la latitanza.

Gli inquirenti stanno cercando di capire se e quale dei giocatori presenti alle partite fosse a conoscenza della vera identità del boss che, la Lanceri, condannata a 13 anni e 8 mesi aveva presentato al gruppo di giocatori come il medico Francesco Salsi. 

Sono diversi i messaggi che il capomafia scambiava con i partecipanti con commenti divertiti sulle serate trascorse insieme. Siamo nel 2021. I giocatori si incontravano, quando i divieti Covid non erano in vigore, spesso a casa della Lanceri e del marito Emanuele Bonafede.