Cinque persone sono imputate davanti al giudice monocratico del Tribunale di Marsala per concorso in truffa e falso in atto pubblico.
Tra loro, il nome più noto è quello del consulente commerciale/fiscale Giuseppe Renato Isaia, di 65, già in passato al centro di altre vicende giudiziarie. Nel 2019, infatti, la Cassazione gli confermò, rendendola definitiva, la condanna a 3 anni e 4 mesi di carcere, per estorsione aggravata e continuata in danno di due lavoratrici. Le due donne vittime di “taglieggiamenti” sulla busta paga (epoca dei fatti: 2005/2007) erano dipendenti della società “Servizi scolastici e sociali”, della quale il commercialista marsalese, secondo l’accusa, sarebbe stato “amministratore di fatto”.
Nel processo attualmente in corso, invece, secondo l’accusa, la truffa sarebbe stata attuata dai cinque imputati in concorso sia in danno di Agenzia delle Entrate e Motorizzazioni civili di Trapani e Palermo, che di alcuni privati. Al centro della vicenda giudiziaria l’acquisto e la successiva vendita di una ventina di auto usate che, secondo l’accusa, sarebbero state dichiarate da due rivenditori marsalesi, “Sell And Rent Car di Laudicina G. e & C. s.a.s.” (fino al 6 giugno 2016 “Expert Car di Iovino & C.”) e “Das Auto srl”, come mezzi da adibire ad attività di autonoleggio (rent to by a car), in modo da non pagare Iva per complessivi 45 mila euro circa. Ma oltre al fisco e alla Motorizzazione, sempre secondo l’accusa, sarebbero stati truffati anche alcuni compratori (quattro, tra Marsala, Erice e Custonaci, quelli che figurano come parti offese) ai quali, prima della consegna dei mezzi di seconda mano, e probabilmente per invogliarli all’acquisto, sarebbe stato portato indietro il conteggio del chilometraggio.
Imputati nel processo, già in corso, sono i marsalesi Vito Daniele Iovino, di 42 anni, rappresentante legale della “Sell And Rent Car di Laudicina G.”, Emanuele Pollina, di 61, dipendente capo-ufficio della stessa società che si occupava delle vendite e degli adempimenti relativi alle fatturazioni e alla riscossione dei pagamenti, Ignazio Sciascia, di 57, originario di Ribera, Luigi Vanella, di 36, entrambi titolari di “Das Auto srl”, e il consulente commerciale/fiscale Giuseppe Renato Isaia, di 65, già in passato al centro di altre vicende giudiziarie. A difendere gli imputati sono gli avvocati Salvatore Fratelli, Francesca Frusteri e Giovanni Gaudino. Altri due imputati (erano difesi dall’avvocato Diego Tranchida) hanno preferito essere giudicati con rito abbreviato: uno è stato condannato e un altro assolto. I fatti contestati dall’accusa sono relativi al periodo tra il 2016 e il 2017. C’è, dunque, il rischio prescrizione.