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27/05/2024 06:25:00

 "Casa nostra": a Trapani i graffiti come espressione di legalità

 Grande successo per la prima edizione di "Casa nostra", iniziativa di giustizia creativa, promossa dal Comune di Trapani e organizzata da Elena Alaimo. L'evento ha portato arte e musica nel quartiere di sant'Alberto, e artisti che con i loro graffiti hanno colorato le pareti di cemento. La data della manifestazione è stata scelta a ridosso del 23 maggio 1992, anniversario della strage di Capaci. Da qui il nome “Casa Nostra”, un momento partecipato di riappropriazione di un termine solitamente affiancato alla mafia siciliana.

Guest stars della giornata dedicata a Arte e Musica in "Casa Nostra" al quartiere Sant’Alberto, i Tieffe Collective, un collettivo di graffiti artists trapanese che sta creando un nuovo movimento artistico dei rioni in città. La performance si è svolta mentre sul palco si sono confrontati il giudice Alessandra Camassa, il socioloo Riccardo Pellegrino e il giornale Rino Giacalone.

Molti i momenti di musica e spettacolo: hanno infatti partecipato i rapper trapanesi Alessandro Baldi e Francesco Romeo, gli allievi della classe di popular music del Conservatorio Scontrino, la scuola spazio danza con un’esibizione di Hip-Hop e un Dj set a cura di Family Affair

 

La giustizia creativa è particolarmente efficace nel dare voce a coloro che potrebbero sentirsi emarginati o ignorati dal sistema legale tradizionale. In tal senso, il processo artistico diventa una forma di terapia poetica, un antidoto a un abuso sociale o a una discriminazione subita. Utilizzare l’arte a scopo di giustizia sociale non è una trovata dell’ultima ora.

Basti pensare che in Siria la ‘primavera araba’ sbocciò da un graffito che recitava: ‘È il tuo turno, dottor Bashar Al-Assad’. Suggerire che la dittatura Baathista sarebbe stata la prossima a cadere dopo le rivoluzioni in Tunisia ed Egitto, fu un’idea che si rivelò politicamente mobilitante. Offuscando la linea tra arte e vandalismo i graffiti sfidano le convenzioni dominanti, portando la società a mettere in discussione ciò che è moralmente giusto e ciò che è socialmente considerato sbagliato.