Il progetto di riattivare la tratta ferroviaria a scartamento ridotto Castelvetrano-Agrigento, sospesa dal 1977, sembra essere definitivamente accantonato. Nonostante se ne fosse parlato ancora nel 2021, con il sostegno di politici locali, l'idea è rimasta nel dimenticatoio. Oggi, la priorità è stata data alla costruzione della superstrada Castelvetrano-Gela.
L'organizzazione "Amodo", che promuove la mobilità dolce, ha recentemente riportato l'attenzione su questo progetto nel dossier "Futuro sospeso 2024". La ferrovia Castelvetrano-Agrigento è stata esclusa dall'elenco delle 26 linee turistiche italiane, definito dal decreto interministeriale in attuazione della legge 128/2017 e reso operativo a luglio 2022. Nonostante gli sforzi per promuovere la riapertura della tratta a scopo turistico, questi non sono stati sufficienti. Neppure la visita dell’assessore regionale Marco Falcone a marzo 2022, con il suo interesse comunicato al Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili, ha portato a risultati concreti.
Il tratto ferroviario Castelvetrano-Agrigento, lungo 89 chilometri, venne chiuso tra il 1977 e il 1986 a causa del percorso tortuoso e dei tempi di percorrenza molto lunghi. Una parte della tratta, i 10 chilometri più vicini ad Agrigento fino a Porto Empedocle, è stata riaperta al traffico turistico nel 2001, grazie alla vicinanza alla Valle dei Templi. Il progetto di riattivazione completo prevede 25 km di gallerie e 5 km di viadotti, come indicato nel progetto di massima. "Amodo" sottolinea nel dossier che, sebbene il proposito sia lodevole per l'importanza dei centri coinvolti come Menfi, Sciacca e Ribera, è estremamente ambizioso a causa degli elevati costi finanziari necessari. La priorità è data alla superstrada, se mai la realizzeranno.