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14/07/2024 20:20:00

Le proteste di Pd e M5s all'Ars contro l'autonomia differenziata

Le proteste contro l'autonomia differenziata montano in Sicilia, con il Partito Democratico e il Movimento 5 Stelle che si mobilitano attivamente contro la legge Calderoli, vista come una minaccia al sud e in particolare alla regione siciliana.

Il Movimento 5 Stelle, tramite il coordinatore regionale Nuccio Di Paola, ha annunciato l'avvio di una campagna di raccolta firme per sollecitare l'abrogazione della normativa. Durante una riunione di coordinamento con CGIL e UIL, Di Paola ha sottolineato l'importanza di mobilitare la rete territoriale del partito per sensibilizzare i cittadini e raccogliere il sostegno necessario. "È un ennesimo scippo per la Sicilia perpetrato da un governo a trazione nordista," ha commentato Di Paola, evidenziando come la norma rischi di tagliare risorse fondamentali come scuole, strade e servizi sanitari.

Parallelamente, il Partito Democratico, attraverso il vicecapogruppo all'Assemblea Regionale Siciliana, Mario Giambona, ha espresso forte disappunto per la mancata accettazione di trattare il tema del regionalismo differenziato durante la conferenza di capigruppo. Giambona critica la decisione dei partiti della coalizione di governo di evitare il dibattito, sottolineando l'impatto devastante che la legge potrebbe avere sulla qualità della vita in Sicilia. "È inaccettabile che su una norma così impattante si neghi anche solo la possibilità di discuterne," ha dichiarato Giambona, annunciando la volontà del PD di continuare la battaglia per un referendum abrogativo.

Queste azioni di protesta segnalano un crescente malcontento verso una politica ritenuta dannosa per il Mezzogiorno, accentuando le frizioni tra il governo centrale e le regioni del sud. Entrambi i partiti hanno manifestato la volontà di intensificare le loro iniziative per contrastare una legge che considerano iniqua e pregiudizievole per il futuro della Sicilia.